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Serie B e Hawk Eye, calendario di amichevoli e gare di campionato per sperimentazione Var

di Redazione Picenotime

giovedì 12 dicembre 2019

Prosegue il lavoro per l’introduzione del Var nella Serie BKT. Dopo la fase sperimentale iniziata la scorsa estate a Sportilia, quando si è proceduto con il simulatore a una prima formazione prevista dai protocolli Ifab, dopo le riunioni e le autorizzazioni interne e istituzionali di questi mesi, si è svolto questa mattina negli uffici della Lega B un importante incontro fra il presidente Mauro Balata, il direttore generale Stefano Pedrelli, il project leader del Var per la Serie B Filippo Merchiori, Luca Borrelli General Manager Italy & Turkey di Hawk-Eye che hanno avuto il piacere di ospitare in Italia il Solutions director di Hawk Eye Peter Irwin arrivato da Londra per partecipare all’appuntamento.

Approfonditi, durante l’incontro, gli aspetti tecnico-operativi con anche la realizzazione di un cronoprogramma relativo a tutte le ulteriori attività finalizzate all’introduzione definitiva della tecnologia nel campionato.

In particolare si è definita, circa la fase di training arbitrale, l’organizzazione di gare amichevoli e tornei fin da Gennaio 2020, mentre è stato redatto un calendario di partite di campionato del girone di ritorno per procedere alla formazione offline. A queste gare prenderà parte anche il personale della Lega e di Hawk Eye, che avrà così l’occasione per visitare gli stadi e verificare tutti gli ulteriori aspetti infrastrutturali. Soddisfazione per l’esito della riunione di questa mattina è stata espressa sia dal management della Lega B che di Hawk Eye.

“Abbiamo avuto già il Var on line in pianta stabile nella scorsa fase finale del campionato con ottimi risultati. Era uno dei punti fondamentali del mio programma: avere questa tecnologia è importante innanzitutto sotto il profilo dell’oggettività, delle decisioni, che poi assume l’arbitro, e della trasparenza“. La convinzione che ha accompagnato il presidente della Lega B Mauro Balata nel condurre la battaglia per il Var parte dalla certezza che l’ausilio tecnologico possa rendere ancora più bello un campionato già di per sè emozionante: “Il Var è un sistema innovativo-tecnologico che trasmette un sentimento di maggiore serenità, sia a chi sta in campo che agli spettatori, allo stadio e in tv – ha detto Balata in un forum nella redazione romana dell’Agenzia di stampa Italpress –. Avere la possibilità di vivisezionare una fase di gioco, laddove l’occhio umano non arriva, dà maggiore credibilità a tutto il sistema. Sin dall’inizio ero convinto che la B dovesse dotarsi di questa tecnologia, ora contiamo di partire dalla fine di questo campionato“.

Il campionato a 20 squadre ha trovato un suo equilibrio? “Non esiste un format migliore o peggiore, quello attuale è stata una conquista di questa governance. E’ il più gestibile per il calendario e le prestazioni psico-fisiche dei calciatori. Il nostro obiettivo era restituire un format storico e avere un sistema che garantisse maggiore sostenibilità da un punto di vista economico”. Il numero uno dei ‘cadetti’ si sofferma anche sul momento delicato della Lega di Serie A, appena commissariata: “Non amo parlare degli altri. Più in generale credo che tutti noi dobbiamo fare uno sforzo per migliorare il sistema calcio nella sua complessità, partendo da una visione più lungimirante e meno miope e egoistica. La Lega di B sta cercando, e lo ha fatto più volte, di avere un confronto propositivo e positivo con la Lega di A: è evidente che abbiamo subito una serie di problematiche nel corso del tempo, che sono state oggetto di ampie analisi“.

Se la B è quel campionato dove vengono messi in campo, formati e fatti crescere, tecnicamente e caratterialmente, un numero altissimo di giovani italiani che poi vanno in tutte le rappresentative nazionali, questo contributo ci deve essere in qualche modo riconosciuto. Il rapporto tra Lega A, e tutto il sistema calcistico, e quella di B è iniquo – ha concluso Balata –. Con la Lega si può ragionare per far sì che il calcio italiano recuperi credibilità e quella posizione di leadership aveva molti anni fa, facendo crescere al contempo le risorse a disposizione di tutto il sistema“.


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