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Laurea in Italia o all'estero? Questo il dilemma

di Redazione Picenotime

martedì 28 gennaio 2020

Scegliere quale percorso universitario intraprendere è sempre un dilemma, soprattutto perché è una scelta che influenzerà per sempre la propria carriera. Molti giovani studenti prendono in considerazione la scelta di andare a studiare all’estero, invece di restare in Italia, in quanto credono che con un’esperienza simile sia più facile poi trovare un posto di lavoro.

Ma è davvero così?

Scegliere di frequentare l’università all’estero, per un anno o per l’intera durata del corso, è sicuramente una scelta molto lungimirante. Naturalmente ci sono alcuni aspetti da considerare. Primo fra tutti quello economico. Oltre ai costi di iscrizione e alle tasse universitarie, che possono essere maggiori o minori a seconda della destinazione scelta, è sicuramente da considerare il costo della vita in un altro Paese europeo o intercontinentale.

Di contro, però, studiare all’estero può portare a numerosi vantaggi:

·         Imparare o perfezionare una lingua straniera: saper comunicare e parlare più lingue è diventato un requisito sempre più importante per chi si affaccia al mercato del lavoro e le aziende sono sempre a caccia di persone dotate di queste caratteristiche.

·         Conoscere una nuova cultura: studiare all’estero permette di entrare a contatto con nuove realtà, modi diversi di pensare e un differente approccio al lavoro.

·         Uscire da schemi fissi: Fare un’esperienza all’estero è il modo più veloce per crescere e uscire dalla routine quotidiana.

·         Ingresso facilitato nel mondo del lavoro: molte imprese, operando sempre più in un contesto internazionale, hanno bisogno e cercano con maggiore frequenza persone in grado di parlare più lingue. Ecco perché un’esperienza all’estero può rappresentare un importante tassello per la carriera futura.

Detto questo, studiare all’estero ha i suoi pro e contro ma, se per molti è la scelta più giusta, altri studenti preferiscono iniziare la propria carriera universitaria in Italia e, in un secondo momento, svilupparla all’estero.

Per far questo, bisogna scegliere al meglio la facoltà che si vuole frequentare, quella più adatta a un percorso futuro in un altro Paese. Ad esempio, molto efficace può essere la laurea in relazione internazionali, magari conseguita presso un ateneo online come Unicusano, che permetterà allo studente di approfondire argomenti utili a una carriera in campo politico internazionale, economico e giuridico.

Il laureato in relazioni internazionali, infatti, potrà ambire a una carriera come:

·         esperto in ambito diplomatico e internazionale;

·         funzionario nella pubblica amministrazione, nei ruoli di funzionario di primo livello;

·         dirigente in enti pubblici o privati a livello nazionale o internazionale;

·         consulente nelle multinazionali o in gruppi bancari o assicurativi e nelle organizzazioni in generale finalizzate all'erogazione di servizi.

Fare esperienza all’estero, quindi, non significa che il percorso formativo offerto dalle università straniere sia necessariamente migliore. Anche in Italia è possibile trovare un percorso formativo adatto alle proprie esigenze, che permetterà allo studente di poter ambire in ogni caso in una carriera professionale all’estero. La soluzione ottimale a questo dubbio amletico potrebbe essere, quindi, di conseguire una laurea in Italia e  nell’ambito degli anni di studio, partire per un’esperienza formativa, semestrale o annuale, in un Paese straniero al fine di migliorare le proprie competenze.


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