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Pescara, ds Repetto: “Con l'Ascoli partita delicatissima, bisogna cambiare immediatamente passo”

di Redazione Picenotime

giovedì 27 febbraio 2020

Il direttore sportivo del Pescara Giorgio Repetto ha parlato sulle colonne del quotidiano abruzzese "Il Centro" in vista del match con l'Ascoli in programma Domenica 1° Marzo alle ore 21 allo stadio "Adriatico-Cornacchia" per la 26esima giornata del campionato di Serie B.

"È un momento di difficoltà, è innegabile. Tre sconfitte di fila devono farci riflettere e bisogna cambiare passo immediatamente - ha dichiarato Repetto -. Crotone? La prestazione è stata imbarazzante, il Pescara non è entrato in campo. Ho visto giocatori immobili, tipo subbuteo. Non riesco a spiegarmi una prestazione del genere. In campo eravamo impreparati. L’ultima mezz’ora è stata decente, abbiamo provato a rialzare la testa, colpendo anche due pali, ma ormai il risultato era in ghiaccio, per il Crotone. Legrottaglie ha colpe? La partita l’ha preparata, ma non ha mai detto di voler andare ad attaccare con il baricentro alto. Due gol, se li rivedete, sono stati presi con la difesa schierata e non in contropiede. È mancata la mobilità nella fase difensiva. L’allenatore rischia? Assolutamente no. Playout? Li temo tanto, ma è una cosa che pensavo anche prima della partita di Crotone perché la classifica è molto corta. Il rischio è alto perché davanti abbiamo un mese di fuoco, giocando tante partite fuori casa. Ascoli, Spezia, Benevento, Pisa e Juve Stabia sono avversari durissimi. Ora serve veemenza e concentrazione. A Pordenone abbiamo fatto bene, certo, ma forse abbiamo incontrato una squadra in fase calante e che nelle ultime sei partite ha raccolto appena due punti. Col Cosenza ci è andata bene e, poi, col Cittadella non meritavamo di perdere. La squadra ha giocato, ma alla fine è stata condannata dagli episodi. Galano ha lasciato intendere a Crotone che non si trova a suo agio nel ruolo che sta ricoprendo? Da sempre dico che non farei mai andare in sala stampa i giocatori subito dopo la partita. Quando l’adrenalina è ancora alta, sarebbe il caso che non parlassero. Non mi riferisco a Galano, ma in generale. Il calcio è un gioco di squadra e servono sia i gregari, che io chiamo i portatori d’acqua, ma anche i giocatori di qualità. Bisogna correre, correre, correre e giocare sempre al massimo, dando il sangue per la maglia. Ma non adesso, questa è una cosa che vale sempre. Il correre in campo è una questione di volontà, non di allenamento. È il cervello che ti permette di farlo e, quindi, bisogna tenerlo ben collegato. Il giocatore deve fare questo e basta, evitando di parlare di questioni tattiche o atletiche, visto che non ha le competenze giuste per farlo rispetto a chi lo fa di mestiere e che ha le giuste competenze. Sembra una banalità, ma ora è arrivato il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo. L'Ascoli? Partita delicatissima, servirà la massima concentrazione e non sono ammessi cali di tensione. È un derby molto sentito e noi dobbiamo fare risultato. Passi falsi non sono ammessi. Ora come non mai servono testa, cuore e coraggio".


Giorgio Repetto (Ilcentro.it)

Giorgio Repetto (Ilcentro.it)

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