Coronavirus, Conte: “Chiudiamo tutte le attività produttive non essenziali, non abbiamo alternative”
di Redazione Picenotime
sabato 21 marzo 2020
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in relazione all'emergenza Coronavirus, ha parlato nuovamente alla nazione nella tarda serata odierna attraverso un video messaggio in diretta sui suoi canali social da Palazzo Chigi.
"Fin dall'inizio ho scelto la linea della trasparenza e della condivisione, senza nascondere la realtà rendendo tutti voi partecipi. E' la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo Dopoguerra - ha dichiarato Conte -. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova, non sono semplici numeri. Le misure fin qui adottate richiedono tempo prima che possano esplicare i propri effetti. Bisogna rispettare tutte le regole, con pazienza. Sono consapevole che si tratta di provvedimenti severi ma non abbiamo alternative, dobbiamo resistere. Il nostro sacrificio di rimanere a casa è minimo rispetto a quello che stanno compiendo altri concittadini negli ospedali. Penso ai medici, agli infermieri, penso anche alle forze armate, alle forze dell'ordine, ai commessi dei supermercati, ai farmacisti, agli autotrasportatori, agli operatori dell'informazione. Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo. Il Governo chiude nell'intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale e indispensabile per garantire beni e servizi essenziali. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati e le associazioni di categoria per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere produttive delle attività e dei servizi di pubblica utilità che sono più necessari per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza. Rimarranno aperti tutti i supermercati e tutti i negozi di generi alimentari di prima necessità, con gli stessi orari, invito tutti quindi a mantenere la calma, senza nessuna corsa agli acquisti con code ingiustificabili. Rimarranno aperte farmacie, parafarmacie, rimarranno attivi servizi postali, bancari, finanziari e assicurativi, così come i trasporti essenziali. Consentiremo il lavoro smart-working solo per le attività produttive considerate rilevanti. Rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo. E' una decisione non facile ma necessaria, che ci consente di affrontare la fase più acuta del contagio e la diffusione dell'epidemia. Lo Stato c'è, il Governo interverrà con misure straordinarie per ripartire quanto prima. Dobbiamo proteggere il bene più importante che abbiamo, la vita. Uniti ce la faremo".
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domenica 22 marzo 2020
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