• News
  • Coronavirus, Boccia: “Misure in scadenza 3 Aprile saranno allungate. Parlare di riapertura è irresponsabile”

Coronavirus, Boccia: “Misure in scadenza 3 Aprile saranno allungate. Parlare di riapertura è irresponsabile”

di Redazione Picenotime

domenica 29 marzo 2020

"Le misure in scadenza il 3 Aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come sempre è accaduto, il Consiglio dei ministri sulla base di un'istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile". Così stamane il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia a SkyTg24. "Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta - ha aggiunto Boccia -. Una parte consistente del Paese oggi è abbastanza in sicurezza sulle terapie intensive. Siamo partiti con l'organizzazione delle Regioni a 5.324 posti in Italia di terapia intensiva un mese fa, oggi siamo già quasi a 9.000, sono quasi raddoppiate. Nel giro di una settimana saremo al 100% e lo abbiamo fatto grazie al contributo dello Stato. Raddoppiare i posti di terapia intensiva, che erano sempre gli stessi da circa trenta anni, è stato un lavoro fatto grazie all'impegno dello Stato e delle Regioni. Se l'autonomia è sussidiarietà è un conto, se l'autonomia è fare da soli perchè si pensa di fare meglio la risposta è no, perchè poi crolli. Nessuna Regione ce l'avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte. Per la nostra Costituzione l'organizzazione della sanità è regionale, lo Stato è entrato in corsa ad emergenza nazionale scattata e sta aiutando tutte le Regioni secondo un programma mai visto prima dal dopoguerra in poi. Lo Stato acquista oltre agli acquisti che fanno le Regioni, che sono autonome nell'acquistare qualsiasi cosa. Noi abbiamo fatto norme che liberano le Regioni da qualsiasi vincolo, possono assumere personale, possono acquistare quello che vogliono e utilizzare avanzi di amministrazione senza limiti di bilancio, come se fossimo in guerra. Loro hanno il polso di quello che accade sui territori, poi c'è lo Stato che con la propria forza sta requisendo tutto quello che si può requisire. Ora c'è una competizione mondiale su ventilatori, respiratori e mascherine, se non ci fosse lo stato non ci sarebbe quasi nulla se non le cose che erano nei depositi, anche abbastanza modesti e piccoli sui territori, e che sono state utilizzate nei primi giorni".


Francesco Boccia

Francesco Boccia

© Riproduzione riservata

Commenti

Approfondisci