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Coronavirus, Protezione Civile: “Calano decessi e ricoverati in terapia intensiva. 2886 nuovi positivi”

di Redazione Picenotime

sabato 04 aprile 2020

Consueta conferenza stampa nella sede del Dipartimento di Protezione Civile con gli aggiornamenti sull'emergenza Coronavirus.

"I guariti-dimessi odierni sono 1238. Un dato che porta il totale a 20996. Oggi si contano purtroppo 681 decessi, un valore comunque in diminuzione se pensiamo al 26 Marzo quando registrammo il picco massimo con 969. Complessivamente registriamo 15363 morti da inizio emergenza - ha dichiarato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli -. Oggi abbiamo 2886 nuovi casi. Attualmente i positivi sono diventati complessivamente 88274, di questi 55270 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi (il 63%), 3994 in terapia intensiva (molto importante che siano diminuiti di 74 unità, i nostri ospedali possono così respirare), il numero dei ricoverati in strutture ospedaliere è invece 29010. Obbligo dell'uso delle mascherina disposto in Lombardia? La mascherina è importante se non si rispettano le distanze per evitare la trasmissione del virus". 

Ha poi preso la parola Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità e componente del Comitato Tecnico Scientifico: "Dati largamente incoraggianti quelli sul calo dei ricoveri in terapia intensiva e sul calo dei deceduti. Siamo passati da più di 120 accessi alle terapie intensive a un saldo negativo di 74 malati che non sono più oggi nelle terapie intensive rispetto a ieri. E anche il numero dei deceduti si è ridotto dai 970 del 27 di marzo ai 681 di oggi. Ma questo non deve essere minimamente letto come un messaggio che ormai è superata la fase critica e il pericolo è scampato. Non abbiamo scampato proprio nulla: è solo la dimostrazione che quanto abbiamo messo in atto è servito. Per alcuni mesi dovremo ancora convivere con questo virus, l'obiettivo è ridurre sempre più questo numero. Tutte le politiche che saranno implementate per la ripresa spettano al decisore politico. Vogliamo ridurre valore r0 e portarlo sotto 1 per avere l'evidenza che la diffusione epidemica nel Paese si è almeno arrestata per incremento giornaliero e declina. Nelle regioni del Centro-Sud c'è stata la capacità del sistema sanitario di contenere il numero dei soggetti infetti. Sulle mascherine non c'è alcun collo di bottiglia che voglia penalizzare la produzione. Su circa 250 proposte, 77 hanno già avuto l'ok per l'inizio della produzione e in due l'autorizzazione per l'immissione in commercio. Il Comitato Tecnico Scientifico in questo momento non ha certamente ancora dato come indicazione l'uso allargato e obbligatorio di mascherine. Straordinario lavoro degli alpini e dei volontari del Confartigianato a Bergamo: hanno trasformato gli ambienti della Fiera in un ospedale da campo. Da lunedì potranno già accettare i pazienti sgravando l'ospedale papa Giovanni. Sull'uso delle mascherine c'è un grande dibattito anche nella comunità scientifica perchè non ci sono evidenze fortissime. Sappiamo che sono utili per prevenire il contagio di chi è infetto, ma la misura fondamentale è il rispetto del distanziamento sociale. Le riflessioni su un uso più allargato sono oggetto di valutazione del Comitato Tecnico Scientifico. Facciamo tanti tamponi in Italia, più di 650mila. Esiste un periodo di incubazione, tra l'esposizione e la comparsa di sintomi valutati col tampone. Le misure di distanziamento sociale e il lockdown hanno ridotto in maniera marcata o ci sarebbe stata una crescita esponenziale di decessi e contagi. Per questo ribadiamo l'importanza dei comportamenti. Fa bene il commissario Arcuri quando parla di 'preghiera accorata'. Andare nelle strade o in luoghi dove c'è aggregazione non serve a se stessi nè agli altri. Senza le misure intraprese, uno studio autorevole ha definito che avremmo perso almeno 30mila vite".


REPORT UFFICIALE PROTEZIONE CIVILE 4 APRILE 2020
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 88.274 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 124.632 i casi totali.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 27.220 in Lombardia, 12.523 in Emilia-Romagna, 9.693 in Piemonte, 9.093 in Veneto, 5.054 in Toscana, 3.497 nelle Marche, 3.106 nel Lazio, 2.894 in Liguria, 2.496 in Campania, 1.973 in Puglia, 1.726 in Sicilia, 1.753 nella Provincia autonoma di Trento, 1.336 in Friuli Venezia Giulia, 1.356 in Abruzzo, 1.201 nella Provincia autonoma di Bolzano, 927 in Umbria, 789 in Sardegna, 662 in Calabria, 560 in Valle d’Aosta, 244 in Basilicata e 171in Molise.
Sono 20.996 le persone guarite. I deceduti sono 15.362, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.


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Conferenza stampa Protezione Civile

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