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Casagrande: “Droga è stato un incubo, ma oggi sono un altro uomo. Ascoli e Torino grandi amori”

di Redazione Picenotime

domenica 05 aprile 2020

L'ex attaccante dell'Ascoli Walter Junior Casagrande ha rilasciato un'interessante intervista alla "Gazzetta dello Sport" a 28 anni di distanza dalla rete segnata allo stadio "Bernabeu" di Madrid con la maglia del Torino nella semifinale d'andata della Coppa Uefa. In bianconero per "Casao", dal 1987 al 1991, arrivarono 96 presenze con un totale di 38 reti (miglior marcatore in Serie A con 16 gol al pari di Giuseppe Greco). 

"La droga è stata un incubo, ma oggi sono un altro uomo, totalmente. Ho appena finito di scrivere il mio terzo libro, si chiama “Incrocio, dall’inferno alla sobrietà” - ha dichiarato Casagrande che poi ha parlato della stagione 1991/1992 con il Torino -. E' stata fantastica. Eravamo tutti amici, uno spogliatoio unico, un rapporto con Mondonico e i suoi collaboratori costruito sul rispetto. Pensi che, ancora oggi, ci sentiamo spesso in chat con i miei ex compagni e la signora Clara, la figlia del mister. Non ci siamo mai lasciati. Non ho mai dimenticato Mondonico.  Il ricordo del mister è molto vivo: sono stato uno di quei giocatori che gli parlava spesso, della squadra, del calcio in generale. Abbiamo avuto anche discussioni, ma erano divergenze solo sul modo di giocare. Ma con lui poi finiva tutto subito. Era fantastico. La partita in casa del Real Madrid? È stata la gara simbolo di quanto fosse forte quel Toro. Me la ricordo benissimo quella serata al Bernabeu: durissima, contro 90mila tifosi che ci provocavano di continuo. Perdemmo 2-1, ma tornammo a casa con la certezza che al ritorno li avremmo impallinati. Infatti andò così... Entrai in campo concentrato, volevo il gol al Bernabeu e arrivò: Policano calciò in maniera fantastica quella palla non trattenuta da Buyo. Io fui rapido nel pensare, ero sicuro che il portiere avrebbe fatto un errore. Ero lì, e lo punii subito. Ho segnato anche tanti altri gol, quello è stato certamente indimenticabile, ma i gol che ho fatto alla Juve li considero più importanti di quello al Real. La doppietta nel derby di qualche giorno dopo, ad esempio, fu un’altra cosa, una goduria. La finale di Uefa persa ad Amsterdam contro l'Ajax? Eh sì, una ferita. L’aver eliminato il Real ci rilassò e nella finale di andata venimmo un po’ meno. Provammo a ribaltarla al ritorno... Un vero peccato. Che cosa mi portò a Torino? I racconti di mio padre, che quando ero bambino mi aveva detto tutto sul Grande Torino. Sin da piccolo mi ero sempre immaginato con la maglia del Toro: posso dire, davvero, che è stato un sogno che poi si è avverato. Ho amato anche Ascoli, ma ho sempre voluto vivere nel Nord Italia perché adoro il freddo. Ancora oggi tifo Toro. Sarò granata per sempre. Lo dicono tutti, è proprio così: si resta del Toro per tutta la vita".


Walter Junior Casagrande

Walter Junior Casagrande

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Commenti

POTENZA ⚡PICENA
domenica 05 aprile 2020

È sempre il numero uno ! Magico Walter junior. Vorrei però dire a Gianni Lovato,di provare a riportare Marco Giampaolo ad Ascoli...ci era andato vicino con il presidente Bellini....magari ora ci riesce !