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Coronavirus, informativa della Lega di Serie B per dipendenti e collaboratori

di Redazione Picenotime

giovedì 09 aprile 2020

La Lega Nazionale Professionisti B, attraverso, un'informativa ufficiale, intende richiamare la massima attenzione circa l’osservanza da parte dei propri dipendenti e collaboratori delle norme vigenti e delle disposizioni interne adottate in materia di salute, sicurezza e igiene sul lavoro in ottemperanza al D.lgs. 231/2001 e al D.lgs 81/2008, nonché alle recenti prescrizioni contenute nei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri dei mesi di Marzo ed Aprile 2020.

"Al riguardo, si evidenzia come la LNPB abbia tempestivamente adottato un piano di prevenzione e contenimento del contagio da COVID-19 che prevede la creazione di un gruppo di gestione dell’emergenza - per un costante monitoraggio e aggiornamento delle disposizioni delle Autorità oltreché del piano di azioni da porre in essere - e l’attivazione dei seguenti principali presidi:

· in data 14 febbraio 2020, è stata inviata dall’Ufficio personale a tutti i dipendenti specifica informativa sull’infezione da “Coronavirus 2019 – ncov” a firma del Medico Competente della LNPB, dott. Giorgio Giannini;

· in data 24 febbraio 2020, è stata avviata la pianificazione e la realizzazione del programma di “smart working” per consentire a Dipendenti e Collaboratori – che svolgono attività compatibili – di prestare il proprio lavoro a distanza;

· in data 8 marzo 2020, attraverso apposita circolare inviata dall'Ufficio del Personale è stata disposta la chiusura delle sedi di LNPB di Roma e Milano;

· in data 11 marzo 2020, con CU n. 124, la LNPB, visti i DPCM dell’8 e 9 marzo 2020, oltrechè il CU FIGC n. 179/A del 10 marzo 2020, ha disposto la sospensione “di tutte le gare organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B (ovvero, Campionato Serie BKT 2019/2020 e Campionato Primavera 2 2019/2020) in programma nel corso di tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni” summenzionate “e, comunque, sino a quando le disposizioni statali e federali non intervengano a modificare le stesse”;

- in data 4 aprile 2020, con CU n. 125, la LNPB, richiamati il DPCM dell’1 aprile 2020 ed il CU FIGC n. 182/A del 2 aprile 2020 ha disposto “la sospensione di tutte le gare organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B (ovvero, Campionato Serie BKT 2019/2020 e Campionato Primavera 2 2019/2020)” per tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni (ovvero, ad oggi, sino al 13 aprile p.v.). Si è rammentato, inoltre, il divieto di svolgere le sedute di allenamento (sempre previsto dal DPCM del 1° aprile u.s.) sino a tutto il 13 aprile p.v.;

· predisposizione di un piano di sanificazione della sede di Milano della LNPB, in condivisione con la proprietà dell’immobile;

· attuazione del Protocollo condiviso di “Regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, sottoscritto in data 14 Marzo 2020 tra Governo e Parti sociali.

Si evidenzia, inoltre, a tutti i Dipendenti e Collaboratori della LNPB:

· di rimanere aggiornati, consultando i canali informativi delle Autorità competenti e di adottare tutte le indicazioni che verranno divulgate dagli stessi e dalla LNPB medesima;

· di seguire i comportamenti indicati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità (ad es. lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone, etc.) e di rispettare le misure igienico-sanitarie indicate all’allegato 1 del DPCM del 4 Marzo 2020 ed ogni indicazione successiva emanata dalle Autorità competenti;

· di contattare subito il numero 112 senza recarsi al Pronto Soccorso in caso di febbre (> 37,5° C) e/o sintomi respiratori gravi;

· di contattare il numero verde regionale oppure rivolgersi telefonicamente al proprio medico di famiglia in caso di sintomi sospetti o qualora si abbia il sospetto di esser stati contagiati o di esser venuti a contatto, anche indirettamente, con persone che manifestino i sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) e darne poi comunicazione delle risultanze alla LNPB;

· l’obbligo di comunicazione circa disposizioni da parte delle Autorità competenti relativamente a misure di controllo, ivi compresa la quarantena o sorveglianza attiva con permanenza domiciliare.

La LNPB conferma pertanto che, allo stato attuale:

· è stato adottato il piano di prevenzione per tutti i dipendenti e collaboratori in accordo a quanto sopra indicato e sono state recepite le disposizioni comunicate dalle Autorità competenti (comunicato n. 85 del Ministro della Salute del 21 Febbraio e successivi) e quanto indicato nel protocollo d’intesa tra parti sociali e associazioni di categoria, datato 14 Marzo 2020;

· è stato predisposto un sistema di segnalazione di eventuali casi di positività al COVID-19, per il quale ai dipendenti e/o collaboratori della LNPB siano applicate misure di quarantena o di sorveglianza attiva con permanenza domiciliare.

A seguito della pubblicazione del protocollo tra parti sociali ed associazioni di categoria del 14 Marzo 2020, la LNPB richiede il rispetto e l’implementazione dello stesso anche ai propri fornitori. Si rammenta, infatti, che ogni situazione nota ai fornitori di potenziale rischio di contagio che possa aver interessato o interesserà le attività dei dipendenti e collaboratori della LNPB deve essere immediatamente comunicata alle Autorità competenti, per la tempestiva adozione delle necessarie misure, e alla LNPB stessa per la tempestiva adozione delle necessarie contromisure, nel rispetto della normativa privacy vigente.

La LNPB è, inoltre, impegnata nella valutazione attenta delle tutele introdotte dal Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (“Decreto Cura Italia”) per l’emergenza COVID-19 allo scopo di adottare ogni possibile misura a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie. Tra queste misure, si prevedono anche tutele a sostegno del reddito per la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, mediante l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria, dell’assegno ordinario e della cassa integrazione in deroga".


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