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Coronavirus e truffe online. Miriade di messaggi social per falsi regali di uova di Pasqua

di Redazione Picenotime

giovedì 09 aprile 2020

Non solo emergenza “Coronavirus” che come segnalato nei giorni scorsi dallo “Sportello dei Diritti” ha comportato un’intensificazione dei tentativi di truffe online da parte di malintenzionati che stanno cercando di cogliere il momento di crisi per perpetrare i loro crimini. Anche le imminenti festività pasquali si prestano per questi subdoli soggetti che rilanciano specchietti per le allodole per attrarre quanta più gente possibile e dietro la possibilità paventata di facili regali tentano di sottrarre i dati di coloro che capitano nella loro rete. L’ultima allerta pasquale è stata segnalata dalla Polizia Postale che con un nuovo post tanto di screenshot del tipico messaggio-truffa sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” ha reso pubblici i pericoli nei quali rischiamo d’incappare: “Gli Operatori del Commissariato di ps online, nel corso delle attività di monitoraggio della rete, intensificate in questi giorni per l’emergenza Covid 19, hanno rinvenuto una massiva campagna di spamming mediante la diffusione di un messaggio con il quale si comunicava che sarebbero state distribuite gratuitamente Uova pasquali o confezioni di Ferrero Rocher a coloro che avessero risposto ad un sondaggio attraverso la comunicazione dei propri dati personali. I truffatori veicolando il seguente spot promozionale: “Vinci un uovo di Pasqua Gran Ferrero” o “Guarda! Ferrero regala uova Ferrero” con il logo artefatto del Gruppo Aziendale inducono gli utenti a compilare un modulo con i propri dati personali attraverso un link presente nel testo sopracitato. Il Gruppo Ferrero ha disconosciuto tale attività truffaldina invitando tutti i consumatori a consultare esclusivamente il proprio sito https://www.ferrero.it/”. Quella delle Uova Pasquali o dei Ferrero Rocher forse mancava tra la miriade di tentativi di truffa che promettono falsi regali, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ciò vuol dire che hacker e truffatori telematici le tentano tutte per tentare di fregarci. Come andiamo ripetendo da anni, dunque, il modo migliore per difendersi, è quello di seguire le indicazioni della Polizia Postale e di cestinare questi messaggi. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.


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