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Coronavirus, Guardia di Finanza in campo contro speculazioni commerciali ed inosservanza obblighi

di Redazione Picenotime

mercoledì 22 aprile 2020

Stretta nei controlli da parte dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo su tutto il territorio della provincia nell’ambito dei servizi finalizzati a contenere il contagio dal temuto Covid-19.

In questa fase di emergenza sanitaria, la Guardia di Finanza di Fermo, al pari di tutte le altre Forze di Polizia, è coinvolta nelle attività di prevenzione e tutela della salute pubblica che stanno interessando l’intero territorio nazionale e che, nella provincia fermana, sono eseguite in attuazione delle direttive emanate dalla locale Prefettura nell’ambito dei Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e in osservanza delle Ordinanze emesse dal Questore di Fermo, mirate a contenere la rapida diffusione del virus.

In tale contesto eccezionale, i Finanzieri del Comando Provinciale, del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Gruppo di Fermo hanno provveduto sin da subito ad adeguare il proprio dispositivo di vigilanza intensificando le attività di controllo economico del territorio e del web, anche a seguito delle numerose segnalazioni al numero di pubblica utilità 117, per contrastare le condotte di chi, approfittando dell’attuale situazione emergenziale, pone in essere pratiche commerciali disoneste, truffe e frodi in danno della popolazione, con la vendita a prezzi esorbitanti di dispositivi sanitari, talvolta non conformi alle norme.

Ad oggi, sono state controllate più di 800 persone, con riferimento ai loro spostamenti al di fuori delle rispettive abitazioni. Si è potuto constatare che la maggioranza della popolazione sta compiendo, a volte con grande sacrificio, il proprio dovere civico limitando gli spostamenti ai soli casi previsti - di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute -, ad eccezione di qualche irresponsabile che continua a violare senza validi e giustificati motivi il c.d. “restate a casa”, sottovalutando così i rischi legati alla diffusione dell’epidemia.

In queste settimane i militari delle Fiamme Gialle hanno sanzionato oltre 40 trasgressori per la violazione ai divieti di spostamento o di assembramento previsti; tra loro c’è chi ha dichiarato candidamente di non conoscere l’esistenza dei divieti, chi voleva andare a Milano a ballare, chi andava in pizzeria, chi faceva sport a molti chilometri da casa e chi portava un regalo alla propria compagna. Denunciata invece penalmente una persona che, positiva al virus, in violazione della misura della quarantena, si era allontanata dalla propria abitazione.

I controlli sono stati estesi anche a decine di esercizi commerciali per i quali vige il divieto di apertura al pubblico o comunque vigono specifiche modalità di vendita dei beni. Anche in questo caso sono state riscontrate numerose violazioni. Come nell’episodio del dettagliante che vendeva prodotti alimentari da asporto, pur potendo continuare ad esercitare, con le dovute precauzioni sanitarie e igieniche, la sola vendita a domicilio. Oppure, come nei 9 casi in cui è stata disposta la chiusura temporanea e parziale dei locali aziendali di esercizi commerciali (anche ipermercati, supermercati e mini-market), poiché vendevano beni non essenziali o non di prima necessità.

Nell’ambito di una assidua collaborazione con l’Autorità Prefettizia ed in attuazione delle prerogative specifiche del Corpo quale polizia economico-finanziaria, la Guardia di Finanza ha verificato sino ad oggi il contenuto di circa 600 comunicazioni presentate alla Prefettura fermana dalle aziende che, pur non rientrando tra quelle autorizzate a restare aperte dai decreti presidenziali succedutisi nel tempo, hanno chiesto di poter comunque proseguire l’attività produttiva, in quanto ritenuta funzionale ad assicurare la continuità delle filiere industriali necessarie, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali.

Questi accertamenti sono basati su un primo, iniziale riscontro documentale del contenuto delle istanze pervenute alla Prefettura con i dati e le informazioni ottenute dalle banche dati in uso al Corpo. In alcuni casi necessitano poi di ulteriori approfondimenti “sul campo” da parte delle Fiamme Gialle, direttamente presso le sedi aziendali, come nelle ipotesi di riconversioni straordinarie delle produzioni industriali.

Al termine dell’istruttoria della Guardia di Finanza e dell’Ufficio Territoriale del Governo, la valutazione complessiva e definitiva è comunque rimessa al Prefetto, che, sentito il Presidente della Regione, può sospendere le citate attività, qualora ritenga che non sussistano le condizioni previste. Ad oggi, sono stati notificati 7 di questi decreti di sospensione temporanea.

A tali controlli si affiancano poi quelli, ulteriori, diretti ad individuare fattispecie di indebita percezione, frode e malversazione delle risorse pubbliche destinate agli aiuti alle famiglie e alle imprese, nonché al potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale, che impegnano il Corpo in qualità di organo di polizia a tutela delle risorse pubbliche.

Anche in questo arduo e complesso momento storico, contrassegnato da uno scenario inedito ed improvviso nel quale si avvertono i rischi, le difficoltà e i disagi della popolazione locale, connaturati alla complessa emergenza sanitaria in corso, si conferma l’impegno senza sosta ed il ruolo della Guardia di Finanza nel territorio fermano quale punto di riferimento al servizio dei cittadini per la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza e pubblica, orientato al rispetto ed all’osservanza delle norme per la tutela della salute individuale e collettiva.



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