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Ascoli Calcio, Padoin: “Mi sto allenando a Bergamo. Nostro campionato è stato finora altalenante”

di Redazione Picenotime

giovedì 23 aprile 2020

Il 36enne centrocampista dell'Ascoli Simone Padoin ha parlato nel pomeriggio odierno in diretta Instagram con la redazione della Gazzetta dello Sport in questo periodo di stop dall'attività agonistica a causa dell'emergenza Coronavirus.

"Sto bene ma purtroppo stiamo vivendo un periodo particolare, la cosa più importante ora è la salute poi penseremo al resto. Sia io che mia moglie ed i miei figli stiamo bene, così come le nostre rispettive famiglie, ringraziamo Dio per questo. Ora sono a Bergamo, la prima parte della quarantena l'ho fatta ad Ascoli, poi quando la situazione è migliorata da una ventina di giorni sono tornato nella mia residenza lombarda - ha dichiarato Padoin, che finora ha collezionato 21 presenze in maglia bianconera -. Ho voluto portare la famiglia a Bergamo perchè qui sto meglio con una casa più grande ed i miei figli possono divertirsi di più nel giardino. Mi sto allenando e proprio in giardino riesco a correre, giocando con i miei figli, tre maschi, due gemellini di 5 anni e uno di 3 anni, non mi pare gli piaccia molto il calcio ma mi aiutano negli allenamenti. In casa cerco di dare una mano a mia moglie nelle faccende domestiche e poi taglio l'erba in giardino. Motivazioni per allenamenti? Se un atleta vuole definirsi tale deve sempre mantenere un certo profilo, quando siamo stati stoppati non pensavamo che la situazione sarebbe stata così lunga. E' normale ora rispettare le regole del Governo, la salute è prioritaria. Immagino che la cosa non si risolverà a breve e bisognerà imparare a convivere con questo virus, anche noi che pratichiamo uno sport squadra. Dobbiamo continuare ad allenarci e tenerci in forma sperando di riprendere prima possibile. Favorevole alla ripartenza? Qualora fosse possibile direi di sì, anche se sono stati presentati dei protocolli che sono difficili da seguire, soprattutto per i club dalla Serie B in giù. Credo che nel nostro campionato una metà di squadre vogliano riprendere e l'altra metà no, quasi la totalità dei giocatori vorrebbe riprendere a patto che ci sia una sicurezza di rilievo. Ad Ascoli ho trovato un ambiente carico con una squadra importante, abbiamo dimostrato il nostro valore purtroppo solo a sprazzi, sono sicuro però delle qualità di questo gruppo. C'erano molte aspettative su di noi dopo il mercato estivo ma quando siamo arrivati in testa alla classifica nelle prime settimane ci siamo caricati un fardello un po' grosso sulle spalle che ci ha creato dei problemi nel prosieguo. Finora il nostro campionato è stato altalenante, vincendo in casa e perdendo puntualmente fuori, mancando la continuità per fare lo step in alto. Queste sono le difficoltà della B e sapevo di poterle trovare tornando a giocare in questa serie, noi ci siamo caduti dentro e dobbiamo fare sicuramente un po' di mea culpa - ha aggiunto Padoin -. Gestione di spogliatoi bollenti? Quest'anno ad Ascoli ci sono stati 3/4 casi abbastanza eclatanti di cui preferisco non parlare, sono cose che rimangono nello spogliatoio ma in carriera quello che ho vissuto in questa stagione non mi era mai capitato. Abbiamo avuto problemi grossi e si è sfaldato un po' il gruppo, mi sento anche io responsabile perchè ero uno dei "vecchietti" ed insieme ad altri compagni più esperti avrei dovuto fare qualcosa in più per evitare queste problematiche. Se sapevo di dover giocare terzino ad Ascoli? Sì, quando sono stato acquistato avevo sentito mister Zanetti con cui avevo giocato nell'Atalanta e mi aveva detto che sarei stato schierato o da terzino sinistro o da mezzala sinistra. Poi D'Elia ha avuto qualche problema fisico e sono quasi sempre stato schierato da terzino, un ruolo in cui mi trovo bene, anche se il mio preferito è quello di mezzala sul centrosinistra". 



Simone Padoin

Simone Padoin

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Commenti

Ascolano in terra d'Abruzzo
venerdì 24 aprile 2020

... ma come ha fatto ad andare a Bergamo?


simone 70
venerdì 24 aprile 2020

Dispiace sentire queste parole. Tutti immaginavamo che ci potessero essere stati problemi nello spogliatoio, anche se 3/4 casi eclatanti come dice Padoin fanno riflettere; spero vivamente che tutto ciò abbia fatto capire, a chi ne aveva la responsabilità, dell’importanza dello spogliatoio unito in uno sport a squadre. Può sembrare un’ovvietà, ma è così. Ciò che ha detto Padoin con disarmante naturalezza è chiaro e spero rappresenti un faro per chi, da oggi in poi, dovrà fare acquisti e/o gestire lo spogliatoio. Uomini coesi e tesi al risultato, non fenomeni da baraccone. FORZA PICCHIO.


remo
venerdì 24 aprile 2020

Grande uomo Padoin, peccato per l anostra stagione caratterizzata da troppi problemi...


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