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Coronavirus, Tommasi: “Necessario aprire allenamenti individuali anche per sport di squadra”

di Redazione Picenotime

venerdì 01 maggio 2020

"La posizione della Lega che vuole portare a termine la stagione e che tiene aperto il campionato la sapevamo già. Noi siamo più concentrati sulla parte del protocollo degli allenamenti individuali. Vediamo se si riesce a mettere per iscritto e permettere ai giocatori di allenarsi individualmente con tutte le precauzioni del caso. Il timore è la fine della stagione, tutti vorrebbero continuarla". Queste le parole del presidente dell'Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi a SkySport24 dopo che la Lega di Serie A ha ribadito in assemblea la ferma intenzione di portare a termine la stagione dopo lo stop a causa dell'emergenza Coronavirus. "E' necessario aprire gli allenamenti individuali anche agli sport di squadra. C'è una disparità di trattamento tra gli atleti", ha aggiunto Tommasi.

“Abbiamo imparato ad aspettare, quello che scegliamo oggi magari tra un mese o una settimana sarà diverso. C’è da capire come arrivarci, serve tempo e una preparazione progressiva. Non vedo un modello di riferimento, qualsiasi previsione parla sempre al futuro e poi quando arriva il momento le condizioni magari sono diverse. Non si possono fare previsioni, vedremo quanto e come potremo scendere in campo. Abbiamo due tipi di paure - ha spiegato ancora Tommasi -. La prima è per il movimento e la tenuta del sistema, soprattutto della parte del calcio che non è l’elite. La chiusura dei campionati è un punto interrogativo, tante squadre mettono in dubbio la loro ripresa della stagione come azienda. C’è grande preoccupazione e bisogna limitare i danni. Poi parecchi giocatori e giocatrici conoscono gente colpita dal virus o vivono in zone più in pericolo, questa è la nostra seconda preoccupazione".

L'Aic, attraverso una nota ufficiale, ha voluto anche portare alla luce la difficile situazione vissuta dai calciatori e dalle calciatrici delle categorie dilettantistiche.

"L’attuale situazione di crisi sanitaria e la conseguente difficoltà economica che ne sta scaturendo è sotto i nostri occhi e tutti i soggetti che compongono il mondo sportivo la stanno subendo.

Proprio per questo non si comprende per quale motivo tale situazione sia ricaduta immediatamente ed esclusivamente sulla posizione dei calciatori. 

Si è infatti pensato, ingiustificatamente ed illegittimamente, di sacrificare in primis gli atleti dilettanti, uomini e donne. 

Sono state tagliate arbitrariamente le mensilità e, in alcune situazioni, i giocatori/giocatrici sono stati invitati a liberare gli appartamenti messi loro a disposizione, senza pensare che molto spesso l’attività sportiva dilettantistica serve al sostentamento di intere famiglie.

Per questo la situazione è inaccettabile e necessita di un intervento deciso e sostanziale da parte di tutte le componenti, visto che oggi stiamo lottando insieme per ottenere il medesimo risultato.

L’Assocalciatori, da parte sua, farà in modo che tutte le componenti federali partecipino al fondo solidaristico, già deliberato dal consiglio direttivo AIC a marzo, affinché si possa garantire la sussistenza dei calciatori/calciatrici e la sopravvivenza economica delle loro famiglie. 

Nel contempo, l’AIC ringrazia il Governo e il Ministro Spadafora per l’aiuto, sotto forma di indennità, elargito per il mese di marzo che è stato assolutamente importante. Si auspica che tutti i calciatori e le calciatrici ricevano l’indennità prevista per il mese di marzo e che, come promesso dalle Autorità, il contributo possa essere riproposto per il mese di aprile.

La situazione è assolutamente grave, i giocatori/giocatrici rischiano di non percepire alcun importo da marzo a settembre/ottobre e chi pensa di poter “risparmiare” sui calciatori e le calciatrici dilettanti, non comprende appieno la situazione sportiva, economica e soprattutto sociale di questi ragazzi e ragazze".


Damiano Tommasi

Damiano Tommasi

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