Leccatevi i baffi, ecco la Top Ten dei migliori piatti delle Marche

di Redazione Picenotime

giovedì 16 ottobre 2014

Il noto portale Raccontidimarche.it ha voluto raccogliere in una gustosissima "Top Ten" le specialità enogastronomiche che meglio caratterizzano le Marche. Di bontà da assaggiare, da Gabicce fino a San Benedetto del Tronto, ce ne sono tantissime, in questa speciale classifica si è voluto dare spazio ai piatti ed alle prelibatezze più rinomate e tipiche della nostra regione.

Al primo posto troviamo i vincisgrassi, nome alquanto buffo che sembrerebbe avere origine da un generale austriaco, un tale Windisch Graetz, che si fece inventare una ricetta per sé, la quale passata poi al popolo cambiò il nome nel 1799. Ma il Nebbia, famoso cuoco maceratese, sostiene invece che il generale austriaco amasse questo piatto la cui ricetta (nel 1781) era già usata nelle Marche e il nome provenisse da una salsa chiamata “princigras”.

Seconda piazza per le celeberrime olive all'ascolana, con la speciale oliva tenera, gustosa e polposa, che viene farcita di carne, impanata e poi fritta. Specialità prelibata che si mangia ottimamente ad Ascoli Piceno ed in tutto il Piceno.

Terza posizione per il ciauscolo, salume tenero e spalmabile originario di Visso e dell’entroterra Maceratese divenuto da pochi anni un IGT, quarto posto invece per il coniglio in porchetta, una speciale preparazione del coniglio che prevede l’aggiunta di finocchietto selvatico e di pancetta.

Alla posizione numero 5 ci sono i maccheroncini di Campofilone, spaghettini all'uovo finissimi (con marchio IGP e speciali da gustare con un ricco ragù di carne) prodotti nel piccolo borgo nella provincia di Fermo e poi esportati in tutto il mondo. Sesta posizione per la crescia, Uno speciale impasto fatto di acqua, farina latte e lievito di birra, per una pizza che va cotta sulla griglia. Va farcita con erbe di campo “strascinate” in padella e salumi ed è tipica dell’entroterra tra Cingoli, Filottrano e Apiro.

Settimo posto per i cavallucci, dolce tipico natalizio che si realizza con la Sapa, ovvero il mosto cotto. Sono ripieni di cacao ì, frutta candita e frutta secca. Ottava piazza per il brodetto di pesce, da assaggiare e gustare nelle due versioni più famose a Porto Recanati e San Benedetto del Tronto.

In nona posizione troviamo Varnelli e Anisetta Meletti, due liquori, entrambi all'anice. Il primo è secco  e tipico del Maceratese, il secondo dolce dell'Ascolano, sono immancabili ammazzacaffè. Al decimo posto è stato scelto il frustingo (o fristingo), dolce tipico a base di frutta secca e fichi. Si narra che il frustingo sia il più antico dolce di Natale, al punto d’essere più remoto ancora del Natale stesso, e che la sua ricetta, più di duemila anni fa, sia passata dalle mani etrusche a quelle picene.

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vincisgrassi

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