I termini più popolari delle criptovalute

di Redazione Picenotime

lunedì 18 maggio 2020

Sarà capitato a tutti di leggere un giornale o di guardare un servizio in televisione sulle criptovalute e domandarsi cosa esse siano. Negli ultimi anni, infatti, queste valute elettroniche hanno iniziato a prendere piede sul mercato azionario mondiale, aggiudicandosi l’attenzione da parte di economisti, esperti e investitori alle prime armi.

Molti però, non conoscono a fondo le terminologie legate a questo mondo e spesso si rischia di fare confusione tra un termine e l’altro. Al fine di risolvere questi dubbi, abbiamo elencato le parole più utilizzate dagli investitori di criptovalute.

Bearish e bullish

Con questi termini, tradotti più semplicemente come “rialzista” (bullish) e “ribassista” (bearish), gli investitori meno esperti vanno a definire lo stato attuale del mercato finanziario nel quale hanno investito i loro fondi o i loro risparmi.

Questa terminologia, nata a Wall Street, indica un mercato rialzista che possiede una valuta che salirà di valore, così come un mercato ribassista, analogamente, che possiede una valuta con un valore destinato a scendere.

Allo stesso modo, i termini Bears e Bulls possono essere utilizzati per indicare una determinata persona che si muove all’interno del mercato finanziario: con il primo si intende una persona, o meglio un investitore che si aspetta che il prezzo di una determinata valuta scenda, mentre con il secondo termine, si intende una persona che invece è più ottimista e che cerca di trarre nuovi profitti da aggiungere al proprio capitale nel momento in cui il prezzo di una determinata valuta salga.

Cryptocurrency Market Cap

Con questo termine gli investitori indicano precisamente una capitalizzazione di mercato, ossia la descrizione del valore di una specifica criptovaluta.

Hodl

La terminologia Hodl, come ci suggerisce il termine stesso, significa aggrapparsi; in questo specifico caso ci si aggrappa ai propri token nella modalità chiamata “acquisto e attesa”, operazione che prevede una grande volatilità del mercato finanziario.

Solitamente chi compie un’azione del genere, crede fermamente che i token possono portare ad un’azione redditizia  non appena il loro prezzo sul mercato salirà.

Fomo

Anche questo termine è divenuto di linguaggio comune nel mondo delle criptovalute. Il suo significato letterale non è molto chiaro, poiché rappresenta per di più la “paura di perdere il treno”, rappresentazione di tutti coloro che hanno paura di perdere l’occasione di acquistare una criptovaluta precedentemente al suo aumento di valore.

Questa operazione solitamente è rischiosa per coloro che sono alle prime armi in questo settore poiché se non si agisce con attenzione, si potrebbe incorrere nel rischio di perdere il proprio capitale.

Fomo, generalmente, viene contrapposto al termine Jomo, che significa al contrario “gioia di perdere”, il quale rappresenta invece tutti coloro che non si occupano di trading in criptovalute e che quindi non si preoccupano di aumenti o cali di valore.

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