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Castellacci (Lamica): “Cominciare un successo, fermarsi sarebbe tragedia. Quarantena? Va ridotta”

di Redazione Picenotime

martedì 02 giugno 2020

"Diciamolo, la ripartenza dei campionati è già una grande vittoria. Buona parte del merito va alla Figc che non si è fermata ai primi ‘no’ e ai muri che la politica ha alzato in questi mesi". A dichiararlo stamane sulle pagine del "Corriere dello Sport" è Enrico Castellacci, storico medico della Nazionale azzurra ed attuale presidente della Libera Associazione Medici Italiani del Calcio (Lamica). "Sta ripartendo il mondo, i locali si riempiono, i negozi riaprono, nelle strade scorre vita. Mi sembra giusto che anche un’industria importante come quella del calcio abbia le stesse possibilità - ha aggiunto Castellacci -. Quarantena? Se volontà federale e volontà politica coincidono e se tutti hanno scelto di andare avanti, come sembra, perché non pensare a una riduzione della quarantena a sette giorni? Soltanto così il campionato potrebbe andare avanti. Le condizioni sanitarie del Paese continuano a migliorare, bisogna accorciare i tempi del ritiro fiduciario dove comunque la squadra, escluso il positivo, continuerebbe ad allenarsi ma senza poter giocare. Quattordici giorni sono troppi e la normativa del ministero della salute è del 21 Febbraio. Nel frattempo è mutato lo scenario. La diminuzione della curva epidemiologica ci porta a sperare che non ci saranno nuovi contagi. Potrebbe però accadere il contrario, specialmente quando ripartirà il campionato e ogni turno si muoveranno 3.000 persone in 10 diverse città tra calciatori e addetti ai lavori. Cominciare è un successo, fermarsi di nuovo sarebbe una tragedia”.


Enrico Castellacci

Enrico Castellacci

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