• Comunicati Stampa
  • Grottammare: ''Bici al palo'', il parcheggio selvaggio impedisce l’utilizzo dei marciapiedi

Grottammare: ''Bici al palo'', il parcheggio selvaggio impedisce l’utilizzo dei marciapiedi

di Redazione Picenotime

lunedì 22 giugno 2020

Biciclette incustodite su marciapiedi e altre aree pubbliche, l’Amministrazione ricorda che sul territorio comunale vige l’ordinanza di rimozione di velocipedi parcheggiati fuori dalle apposite rastrelliere e di quelli in evidente stato di abbandono (nr. 63/2019, in allegato). 

Quasi sempre, il parcheggio selvaggio di tali mezzi, impedisce l’utilizzo dei marciapiedi da parte delle persone più fragili, oltre che le attività di manutenzione del patrimonio pubblico. In questi giorni, gli agenti della Polizia locale stanno intensificando i controlli sul rispetto dell’ordinanza, viste le numerose segnalazioni di biciclette parcheggiate addirittura sopra le aiuole del lungomare “fresche” di manutenzione.

Nel bilancio dell’anno 2020, approvato dal Consiglio comunale il mese scorso, le risorse destinate alle opere sul decoro e la pulizia urbana ammontano a 80.000 €.  “Nei giorni scorsi è partita l’annuale riqualificazione delle aiuole del lungomare, per la quale il Comune spende ogni anno diverse migliaia di euro – ricorda il consigliere delegato alle manutenzioni Bruno Talamonti –. Faccio appello quindi a tutti, operatori compresi, a far rispettare le regole, affinché l’impegno di abbellire la nostra città non diventi un inutile spreco di denaro pubblico a causa dell’inciviltà di qualcuno”. 

Al di là del decoro urbano, l’ordinanza nasce dalla considerazione che l’incontrollato e disordinato deposito di biciclette in luoghi diversi dalle apposite rastrelliere (fissate agli arredi stradali, ai pali della segnaletica, ai monumenti, ai pali dell’illuminazione, ecc…) crea forte disagio alle fasce più deboli della comunità, poiché interferisce con la fruibilità dei marciapiedi, dei passaggi pedonali e ciclabili, diminuendo così la sicurezza dei cittadini e soprattutto delle persone con disabilità. 

La rimozione dei mezzi prevede che i velocipedi non più funzionanti, e che non presentino riscontri oggettivi che permettano di risalire al proprietario, saranno consegnati al concessionario del servizio di gestione dei rifiuti per lo smaltimento; i velocipedi funzionanti saranno portati in un deposito comunale dove rimarranno a disposizione dei legittimi proprietari in applicazione della disciplina di cui all’art. 923 e seguenti del Codice Civile.  

Nell’ordinanza è inoltre specificato che la proprietà del mezzo potrà essere dimostrata con l’esibizione della chiave del lucchetto o con la presentazione della combinazione numerica al fine di accertarne la rispondenza con il lucchetto tagliato in sede di rimozione e conservato con la bicicletta, o con ogni altro mezzo idoneo a comprovarne la proprietà.

Inoltre entro il 30 giugno, le imprese turistiche possono comunicare eventuali modifiche alle aperture e alle tariffe dichiarate in precedenza. Si tratta di una facoltà ammessa per la stagione estiva 2020 a favore delle strutture balneari e ricettive; sono esclusi da tale possibilità gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico ed uso occasionale di immobili ai fini ricettivi.

La comunicazione va fatta utilizzando la proceduta guidata all’interno della piattaforma regionale ISTRICE2, al link: http://istrice2.turismo.marche.it/IW_PROD/Default.aspx.

Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari la denuncia dei prezzi va fatta utilizzando le credenziali al seguente link: http://statistica.turismo.marche.it/.

Il Servizio sviluppo e valorizzazione delle Marche ricorda, in ogni caso, che rimane valido il vincolo relativo alle aperture stagionali di un periodo minimo di 3 mesi consecutivi. 

Lo stesso ufficio invita, inoltre, gestori e titolari di tutte le strutture ricettive, compresi gli stabilimenti balneari, ad inserire nel portale informazioni, servizi, fotografie ed eventuali aggiornamenti sui dati di contatto, per la successiva pubblicazione nel nuovo sito regionale www.turismo.marche.it


Commenti

Approfondisci