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Regione Marche: pacchetto commercio post Covid e terzo bando per predazioni dei lupi

di Redazione Picenotime

mercoledì 05 agosto 2020

La Regione Marche emanerà un terzo bando per contenere le predazioni dei lupi e dei cani randagi. A disposizione degli allevatori, su tutto il territorio regionale, ci sarà un milione di euro. Lo ha stabilito la Giunta, su proposta della vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. “Complessivamente saranno 5,8 i milioni di euro che abbiamo messo a disposizione, nel triennio, per attenuare il conflitto tra allevatore e lupo, incentivando l’utilizzo di metodologie sostenibili, senza l’abbattimento del predatore che resta un animale protetto - ricorda Casini –. Continueremo a finanziare al 100 per cento le spese sostenute, ottemperando alle prescrizioni dell’Unione europea che ha richiesto azioni efficaci di prevenzione per il bestiame soggetto a predazione”. I criteri di assegnazione degli aiuti, a fondo perduto, saranno gli stessi dei bandi 2018 e 2019. Gli investimenti dovranno riguardare l’acquisto di recinzioni, fisse o mobili, elettrificate, l’adeguamento di quelle esistenti, l’allestimento di dissuasori faunistici acustici e visivi, l’acquisto di cani pastore da lavoro. Il bando del 2018 era stato finanziato con 3 milioni di euro e interessava le aree montane e protette (Natura 2000). Quello del 2019 (da 1,8 milioni) ha coinvolto, come il nuovo, tutto il territorio regionale.

È un vero e proprio “pacchetto per il commercio post Covid-19”, quello adottato, nei giorni scorsi, dalla Giunta regionale. Finanziato con oltre 846 mila euro e successivi bandi, assegna contributi a fondo perduto per sviluppare i Centri commerciali naturali, promuovere i negozi di prodotti sfusi e alla spina, potenziare gli apparati di sicurezza anticriminalità delle attività commerciali. “Misure straordinarie per favorire la ripartenza e aiutare il settore del commercio, gravemente colpito dalle ricadute economiche della pandemia – afferma l’assessora al Commercio Manuela Bora –. Vogliamo assicurare la continuità imprenditoriale, a seguito delle gravi criticità vissute e che sta vivendo il comparto, aiutandolo con risorse che consentano di fronteggiare l’emergenza, sostenere gli investimenti necessari, programmare nuove forme di attività”. Un primo settore d’intervento prevede contributi regionali per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza collegati alle forze dell’ordine o agli istituti di vigilanza. Sostiene anche gli investimenti di adeguamento dei negozi all’emergenza Covid-19. Un secondo pacchetto agevola l’istituzione dei Centri commerciali naturali nei centri storici e in quelli minori. Aggregazioni tra Comuni e operatori del commercio, dell’artigianato artistico e di qualità, che hanno temporaneamente sospeso l’attività per il Covid, rappresentano un volano per rilanciare l’attrattività economica di tanti borghi e di tante aree urbane che necessitano di investimenti di riqualificazione turistica e commerciale per reggere la concorrenza della grande distribuzione e garantire servizi di qualità. Un terzo provvedimento incentiva la diffusione di nuovi negozi di prodotti sfusi e alla spina o punti vendita in esercizi commerciali esistenti, con particolare riferimento alle attività sospese per il Covid-19. Verranno privilegiati gli investimenti proposti dai giovani che dovranno garantire la qualità dei prodotti venduti (biologici, naturali, da filiera corta) e la trasparenza dei prezzi.


Manuela Bora

Manuela Bora

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