Pattinaggio, D'Annibale: «Primo Mondiale tra le grandi»
di Redazione Picenotime
venerdì 09 agosto 2013
Ad appena 20 anni Sofia D'Annibale vanta già un curriculum di
tutto rispetto nel panorama internazionale del pattinaggio corsa, sia su
strada che su pista. La portacolori della Riviera Skating in Line
ha conquistato quattro medaglie (due argenti e due bronzi nella categoria
juniores) ai Campionati Mondiali che si sono disputati nel Settembre
2012 proprio tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, attirando su
di sè l'interesse di tanti appassionati di sport.
Il prossimo 14 Agosto la bella Sofia partirà alla volta di Ostenda,
in Belgio, dove dal 22 al 31 Agosto si disputerà la rassegna iridata
che per la prima volta la vedrà impegnata nella categoria senior. In
esclusiva per Picenotime.it la talentuosa pattinatrice sambenedettese ha
svelato le aspettative per l'imminente appuntamento mondiale.
Sofia, come ti avvicini a questo Mondiale?
Questo
sarà il mio primo mondiale nella categoria assoluta, ovvero quella
senior, perciò è tutta un'altra storia. Per me ora è tutto nuovo e
diverso rispetto all'anno scorso ma sto cercando di affrontare la cosa
nel miglior modo possibile. In fondo le atlete più forti, anche se ci
troviamo in una categoria assoluta, per la maggior parte non hanno mai
piu di quattro anni rispetto a me.
Quali gare ti sono più favorevoli?
Le
gare che preferisco in assoluto sono quelle con le distanze maggiori,
che sia una gara a punti o una ad eliminazione, anche se ultimamente ho
incontrato una certa affinità con la 1000 metri. Infine la gara per
eccellenza più divertente rimane sempre quella a squadre, la cosiddetta
"americana". Non c'è vittoria più bella di quella condivisa tutte
insieme!
Che ruolo ti ha affidato il ct azzurro Massimiliano Presti?
Essenzialmente
quest'anno il mio compito sarà quello di aiutare in gara la mia
compagna Francesca Lollobrigida, della Cardano in Line. Quindi la mia
unica speranza ora è quella di riuscirci nel miglior modo possibile.
Quali saranno le avversarie più temibili?
Come
tutti gli anni le atlete più temibili sono le colombiane, anche se nel
corso dei World Games che si sono disputati la scorsa settimana a Calì
ho notato una grande crescita da parte delle atlete asiatiche in
generale, oltre a quelle coreane che già dagli anni passati non avevano
esitato a farsi notare.
Come è andata la prima parte della stagione?
L'inizio
della stagione non è andato molto bene perchè per motivi di studio ho
dovuto stoppare per un lungo periodo i miei allenamenti. Avevo quasi
deciso di smettere, però poi sono bastate due o tre gare che mi hanno
fatto capire quanto fosse importante per me pattinare e subito mi sono
rimessa sotto ad allenarmi seriamente. E' stata molto dura ricominciare,
soprattutto a livello psicologico, ma adesso sono piu carica che mai e
convinta della mia decisione.
Tu sei giovanissima ma hai già vinto tanto, quanto ti manca un oro mondiale?
La
strada per l'oro è un percorso molto tortuoso e per il momento non
vicinissimo. Finchè ero junior era sicuramente più semplice ma ora tutto
si rileva più complicato, comunque credo che allla base di tutto
ci sia la volontà e tanta voglia di allenarsi, perciò magari non sarà
per questo anno, ma dal prossimo in poi tenterò di mettermi in gioco
anche io.
Quanti sacrifici ci sono dietro ai tuoi importanti risultati sportivi?
Il
mio sport, purtroppo, non ha un concreto ritorno economico e quindi
risulta sempre più difficile allenarsi quando ti ritrovi di fronte due
vie: lo studio o lo sport... Voglio cercare di dimostrare a tutti
che posso fare discretamente entrambe le cose senza dover rinunciare a
nessuna delle due.
Sei orgogliosa di esser diventata un'eccellenza sportiva sia di San Benedetto che di tutto il Piceno?
Orgogliosissima!
L'anno scorso, in particolare, mi sono sentita 'coccolata' da tutti
(sindaco, autorità, giornalisti, etc...). Sapere che tante persone ti
guardano, sperano e credono in te è la più grande dimostrazione di
fiducia che una persona possa avere nei confronti di un'alteta. E' pur
sempre una grande responsabilità, ma carica davvero tanto! Ringrazio
comunque il mio allenatore Matteo Amabili che mi sta seguendo in questi
ultimi allenamenti e suo fratello Andrea che, nonostante la stagione sia
finita e non abbia alcun motivo di continuare ad allenarsi, ancora è
presente agli allenamenti per darmi una mano.
© riproduzione riservata

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