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Focus “Ambiente e Salute nel Piceno” su stoccaggio gas e rischio sismico

di Redazione Picenotime

mercoledì 04 marzo 2015

La terra è tornata a tremare a San benedetto del Tronto in due eventi, una prima scossa Lunedì 2 Marzo di magnitudo 3.4 alle ore 19:18 e un’altra il giorno seguente, di magnitudo 2.2 avvenuta alle ore 17:30 con epicentri localizzati in mare a breve distanza l’una all’altra e in corrispondenza di una faglia sismogenetica importante disposta parallelamente alla nostra costa a una profondità che va dai 3000 ai 9000 metri ed è in attesa di un magnitudo di 5.5. Questi dati sono riportai nel sito ufficiale degli INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss/KML-HTMLoptions.html) e disegnano un quadro generale riguardo ai rischi sismici non molto rassicurante.

In questo contesto geologico ed in base alla micronizzazione geologica prodotta dal Comune, con la manifestazione dell'11 Gennaio i cittadini Ambiente e Salute nel Piceno hanno chiesto la revisione del Via regionale visto che rischi di terremoto in presenza di una massiva attività di stoccaggio gas rendono non sostenibile, per la città ed il territorio di San Benedetto, il pericolo di conseguenze catastrofiche dovute ad incidenti rilevanti (legge Seveso).

“Ambiente e Salute nel Piceno”, pertanto, si augura che le autorità preposte, Giunta e Segreteria generale della Regione Marche, accolgano la richiesta di revisione, già presentata dal Comune di San Benedetto, anche grazie allo studio predisposto dal Geologo. Giovanni Marrone e dalla sua equipe su sollecitazione dell'Associazione.

faglie sismogenetiche

faglie sismogenetiche