Barghigiani, parla il legale: “Con Campitelli incontri di cortesia”
di Redazione Picenotime
giovedì 18 giugno 2015
Non solo il direttore sportivo del Teramo Marcello Di Giuseppe è stato ascolato ieri presso la Procura di Catanzaro nell'ambito del nuovo filone d'inchiesta della scottante operazione "Dirty Soccer" sul calcioscommesse.
Gli inquirenti hanno interrogato anche Davide Matteini (calciatore del San Paolo Padova accusato di aver tentato invano di corrompere due giocatori del Savona per perdere la gara con il Teramo del 2 Maggio 2015) e l'ormai ex consulente di mercato del club ligure Marco Barghigiani.
Quest'ultimo, secondo gli investigatori, avrebbe avuto un ruolo centrale nella combine e gli sono stati contestati (come confermato dalle celle telefoniche) due incontri con il presidente del Teramo Luciano Campitelli, uno il 30 Aprile e l'altro il 2 Maggio, sempre nei dintorni di Savona.
Gli inquirenti hanno interrogato anche Davide Matteini (calciatore del San Paolo Padova accusato di aver tentato invano di corrompere due giocatori del Savona per perdere la gara con il Teramo del 2 Maggio 2015) e l'ormai ex consulente di mercato del club ligure Marco Barghigiani.
Quest'ultimo, secondo gli investigatori, avrebbe avuto un ruolo centrale nella combine e gli sono stati contestati (come confermato dalle celle telefoniche) due incontri con il presidente del Teramo Luciano Campitelli, uno il 30 Aprile e l'altro il 2 Maggio, sempre nei dintorni di Savona.
Barghigiani ha parlato a lungo con gli uomini della Squadra Mobile di Catanzaro e non ha potuto smentire gli incontri avuti con il presidente del Teramo: "Barghigiani ha negato decisamente la combine ed ha spiegato che si trattava di incontri di cortesia, come ne avvengono tanti tra uomini di calcio - ha dichiarato Paolo Gallinelli, legale di Barghigiani, come riportato oggi da 'Il Centro' -. Il secondo è avvenuto dopo la partita e Barghigiani ha fatto i complimenti a Campitelli per la promozione, tutto qui. Dopo l’esonero dell’allenatore Aloisi Barghigiani non aveva più potere, quindi non poteva corrompere giocatori. Quali di questi abbiano partecipato alla supposta combine, peraltro, resta ignoto. Né si sa come, dove e quando Barghigiani li avrebbe corrotti".
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marco barghigiani (tuttolevante.it)
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