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Scommesse, Tavecchio: “I furbi si attrezzano per fregare la gente”

di Redazione Picenotime

mercoledì 24 giugno 2015

Dal ritiro della Nazionale azzurra Under 21 in Repubblica Ceca il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha voluto dire la sua dopo l'ennesimo scandalo calcioscommesse che nell'ultima ondata di ieri ha travolto i massimi dirigenti del Catania. Entro il prossimo 14 Agosto il Consiglio Federale, come sottolinea Repubblica.it, potrebbe approvare la riduzione della A a 18 squadre e della B a 20, un punto cruciale del mandato di Tavecchio. Il sistema, per ragioni tecniche, potrebbe entrare a regime non prima della stagione 2017/2018. Nella nuova stagione gli organici e la formula dei campionati resteranno invariati, si procederà ai ripescaggi e soltanto Venerdì 26 Giugno il Consiglio fisserà i criteri (in Serie B ci sarà almeno un posto libero, quello del Parma, altri potrebbero essere liberati dalle decisioni della giustizia sportiva, con le posizioni di Catania e Teramo a forte rischio).

"Sono costernato da questi fatti, bisogna stroncarli, saremo inflessibili - ha dichiarato Tavecchio -. Torna d'attualità un tema importante, quello della famosa anagrafe dei reati, un casellario sportivo dove si possano individuare questi "nobili" che commettono reati e poi si riciclano. Gira e rigira, i nomi si ripetono. Finché non troveremo una soluzione per identificare queste migrazioni interne saremo sempre allo stesso punto. La Figc si costituirà parte civile nel processo di Catania, come nel caso di Catanzaro. La Procura federale aveva già contezza della questione, aveva già raccolto alcune segnalazioni. Il calcio è un fenomeno che non può essere stroncato da queste situazioni, è l'unico sport al mondo che raccoglie miliardi di soggetti, ancora non è nato chi può distruggerlo. La ripetitività di questi eventi delittuosi è quasi noiosa, dal totonero dell'80 a Calciopoli fino ai casi di oggi, c'è un'inclinazione a delinquere della società acuita dal momento di crisi - ha aggiunto il numero uno della Figc -. Sono dieci anni che questo paese ha problemi economici, i furbi si attrezzano per fregare la gente e cercano scorciatoie. Bisogna ripartire dai giovani, entrare nelle scuole, riportare l'educazione civica, insegnare la lealtà nello sport. Su 200mila dirigenti, ce ne sono centinaia che non meritano di stare nel mondo del calcio. Oggi anche chi ha subito sanzioni può riciclarsi, non c'è un sistema elettronico con un codice d'accesso che impedisca, ad esempio, a uno che ha fatto fallire un club di andare poi a lavorare in un'altra società. Se guardiamo i nomi emersi dall'ultima inchiesta, c'è gente che qualche problema lo ha già avuto. Noi andremo a stanare scientificamente questi soggetti". 

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carlo tavecchio

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