Alla scoperta delle bacche di Goji, il frutto della longevità
di Redazione Picenotime
giovedì 19 settembre 2013
Ancora poco conosciute nel nostro Paese, le bacche di Goji, dette anche bacche tibetane, vengono prodotte da una pianta denominata Lycium Barbarum. Essa si presenta come un arbusto che può raggiungere i tre metri d’altezza e produce fiori viola, dai quali nascono piccoli frutti di colore rosso.
L'appellativo di frutto della longevità trova le sue origini nel Tibet del VII secolo. Infatti una leggenda narra che in un tempio buddista fosse presente un pozzo, circondato da viti rampicanti di Goji. Le bacche, cadendo nell'acqua, rilasciavano le loro preziose proprietà e chiunque bevesse da quel pozzo rimaneva giovane e vitale a lungo.
Se sia o meno il frutto della longevità è difficile affermarlo con certezza, ma sicuramente possiede importanti proprietà antiossidanti, nutritive e favorisce l’ossigenazione delle cellule.
Le proprietà benefiche che le bacche di Goji dimostrano di avere per il nostro organismo sono molteplici. Nutrono la pelle proteggendola dai raggi UV, rallentano l’invecchiamento cellulare contrastando i radicali liberi, aiutano ad abbassare il livello di colesterolo, regolano la glicemia e l’ipertensione ed inoltre sono in grado di rafforzare le difese immunitarie.
Tutti questi benefici scaturiscono dal loro elevato contenuto in betacarotene, vitamine A, C e soprattutto B; sono inoltre ricche di sali minerali come il calcio, il magnesio, il manganese ed il fosforo.
Attenzione però, mi sento di dare un consiglio. Evitate di acquistare questi prodotti tramite internet in quanto la normativa che regola i controlli sugli alimenti negli altri Paesi è di solito meno ferrea della nostra. Infatti qualche anno fa proprio nelle bacche di Goji provenienti dai paesi asiatici sono stati riscontrati elevati residui di insetticidi e fungicidi, utilizzati durante la coltivazione.
Le bacche di Goji vengono commercializzate essiccate e sono ottime da gustare in frullati o con lo yoghurt. In Asia vengono utilizzate anche direttamente in cucina nella preparazione di zuppe o per condire le carni.
Ad oggi il maggior produttore mondiale risulta essere la regione autonoma di Ningxia Hui, situata nell’area centro-settentrionale della Cina, dove questa pianta viene largamente coltivata.
La coltivazione del Goji risulta possibile anche nelle nostre zone. Essendo una pianta rustica non teme il gelo invernale ed alcune varietà crescono spontaneamente anche nel nostro paese.
La pianta appartiene alla famiglia delle solanacee e per questo predilige una posizione assolata. Allo stesso tempo, però, non richiede frequenti innaffiature. Nell’emisfero boreale, a seconda di altitudine, latitudine e clima, la fioritura si avrà da Giugno a Settembre, mentre la maturazione delle bacche avverrà da Agosto ad Ottobre.
© riproduzione riservata

Grottammare, lo sport tra inclusione e promozione del territorio
ven 02 maggio • Comunicati Stampa

Monticelli: IC Don Giussani, al via il progetto ''Orto di San Francesco''
ven 02 maggio • Comunicati Stampa

Grottammare: Fazzini, tornano a splendere le opere del Torrione
ven 02 maggio • Eventi e Cultura

Ascoli Calcio, Moro: “Proprietà ha sbagliato tutto, senza tifosi dove si va? Fondamentale il ruolo del sindaco”
ven 02 maggio • Ascoli Time

Ascoli Calco, non brillante il ritorno a casa di Carpani. Un gol contro il Carpi e tante ammonizioni
ven 02 maggio • Ascoli Time

Castignano, la Banca del Piceno si conferma leader nella crescità e nella competitività
ven 02 maggio • Comunicati Stampa

Rotella, al via gli interventi di ripristino della viabilità di accesso al centro storico
ven 02 maggio • News

Mountain bike, Criterium 508-Terra alla Corte Medievale delle Fonti di Ripatransone
ven 02 maggio • Ciclismo

Arriva ''Warp'': il mondo della fantascienza al PalaRozzi di Villa Pigna
ven 02 maggio • Eventi e Cultura

Ascoli Piceno, Carlo Lucarelli ospite speciale per una serie di iniziative legate alla pace
ven 02 maggio • Eventi e Cultura
