Strabismo di Venere, non un difetto ma un'arma di seduzione

di Silvana Starvaggi

mercoledì 25 settembre 2013

Afrodite per la mitologia greca, Venere per quella latina, è lei la dea della bellezza e dell'amore. Omero sostiene che fosse nata da Zeus e da Dione, ma la versione più diffusa è quella di Esiodo secondo la quale sarebbe nata dalle spume del mare, fecondate da Urano nei pressi dell'isola di Cipro.

Fu sposa del bruttissimo Efesto per volere di Zeus, ma innamorata dell’amore ebbe frizzanti avventure sia con altri dei (Ares, Eros, Ermes, Poseidone) che con comuni mortali (Adone, Anchise).

Secondo le leggende il suo sguardo incantava, trasluceva da lei quella nota sensuale e affascinante che superava ogni bellezza, e tutto questo nasceva da un suo difettuccio, quel quasi impercettibile strabismo agli occhi.

L'origine dell'espressione "strabismo di Venere" deriva da quel piccolo e unico difetto che la rese celebre, non fa parte della classica terminologia clinica, ma è un termine di uso popolare per descrivere una leggera forma di strabismo divergente, non prettamente femminile ma anche maschile.

E’ una forma molto lieve, dove un occhio guarda "più all'esterno" dell'altro, e questo permette di avere uno sguardo trasognato, che  secondo i canoni estetici comuni è forte sintomo di fascino in chi lo possiede. Infatti, anche alcune popolazioni aborigene considerano le persone affette da questo strabismo come toccate dagli dei. Anche Botticelli nel suo celebre dipinto “La Nascita di Venere” ha voluto cogliere questo caratteristico difetto che la rende incantevole.

Ma non tutti sanno che Venere, nota per la sua infinita bellezza, aveva 7 piccoli difetti :

1- Il piede alla greca (indice più lungo dell'alluce);
2- Strabismo di Venere;
3- Le linee degli addominali obliqui;
4- Le fossette (o ali) di Venere (che si trovano dietro la schiena);
5- I capelli biondi che all'attaccatura non erano biondi;
6- Le dita della mano più lunghe del palmo; 
7- Le rughe circonferenziali del collo.

Venere stessa, quindi, ci dimostra che la bellezza non è perfezione: l'errore, lo sbaglio, l'imperfezione sono gli elementi più importanti, sono loro che fanno la differenza e che ci permettono di non diventare uguali a tutti gli altri. L'imperfezione è intrigante!



GLI OCCHI DELLA VENERE DI BOTTICELLI

GLI OCCHI DELLA VENERE DI BOTTICELLI

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