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Ascoli, le valutazioni dei bianconeri dopo il ko con il Cosenza

di Redazione Picenotime

lunedì 03 agosto 2015

Non è stata negativa la performance dell'Ascoli Picchio nella prima uscita ufficiale della stagione dopo appena due settimane di preparazione. Contro il Cosenza la squadra di Petrone ha tenuto in mano le redini del gioco per almeno 65 minuti, poi tanto acido lattico si è accumulato nelle gambe ed i calabresi hanno messo la freccia grazie anche a cambi azzeccatissimi.

Analizziamo nel dettaglio le prestazioni dei 14 bianconeri scesi in camp e di mister Mario Petrone.

LANNI (5.5): Inoperoso praticamente per tutto l'arco del match, non è reattivo e preciso nella presa sulla prima deviazione di La Mantia che ha dato il la al pareggio rossoblù. Non può nulla sul rasoterra ravvicinato di Arrighini. Disattento

PELAGATTI (5.5): Non sfigura sulla corsia di destra di difesa, ma il cross per il gol di La Mantia parte dalla sua zona di competenza e sulla rete in extremis di Arrighini è proprio lui a tenere in gioco l'attaccante ex Pisa con una diagonale troppo profonda su Guerriera. Non allineato

PECORINI (6): Schierato a sorpresa sulla fascia sinistra, dimostra buona gamba e prestanza fisica. Lodevole una sua iniziativa in percussione ad inizio ripresa, il coraggio non gli manca, anche se la sua dimora ideale è la corsia opposta. Sul 2-1 cosentino anche lui non è perfettamente in linea con i compagni. Esuberante

PIRRONE (6.5): Già brillante, con idee chiare e piede caldissimo dalla distanza. Tutti i palloni, in particolar modo nel primo tempo, passano dalla sua mattonella. Se ritrova certezze sul piano atletico può ben figurare anche nell'eventuale Serie B. Direttore d'orchestra

MENGONI (5.5): Ha il suo bel da fare per contenere l'aitante La Mantia, non sfigura fino a quando un colpo fortuito alla schiena lo costringe a stringere i denti. Nei minuti finali non riesce a tenere compatto il pacchetto arretrato. Al 50%

CINAGLIA (6): Dimostra di essere un bel talentino, buono anche per la Serie B. E' spettacolare in alcune chiusure, ma fatica ancora a rimanere concentrato per tutto l'arco del match. Un paio di errori evidenti nel primo tempo e pessimo posizionamento nell'imbucata vincente di Criaco per Arrighini. Alto potenziale

CARPANI (6): Non parte bene ed appare in difficoltà nel ruolo di interno sinistro. Si scioglie ad inizio ripresa e prima sfiora il gol con un pallonetto in spaccata col mancino e poi tocca con la testa il pallone che Tripoli scaraventa con forza in fondo al sacco. Utile alla causa

ADDAE (6): Un paio di accelerazioni che aumentano i decibel del Del Duca, anche se è ancora lontano dalla miglior condizione. Tenta la buona sorte con un paio di fendenti da fuori e bada più a contenere che ad offendere. Artigli da affilare

PEREZ (6): Ha una voglia matta di spaccare il mondo, anche troppa quando già ammonito commette un fallo a centrocampo che quasi spinge l'arbitro Baroni ad estrarre il rosso. Conclude poco verso la porta, ma è terribilmente funzionale nel nuovo progetto tattico. Adrenalinico

GRASSI (6): I tifosi ascolani ammirano i suoi calci di punizione con la stessa spasmodica attesa con cui i sostenitori del Milan prima e della Juventus poi trepidavano per i piazzati di Pirlo. Il piede è già in forma, il fisico meno, anche se da trequartista puro può regalare soddisfazioni. Rivedibile

TRIPOLI (6.5): La struttura fisica longilinea gli permette di essere uno dei bianconeri più brillanti e scattanti. Nel primo tempo pasticcia un po' in area di rigore ma si muove moltissimo su tutto il fronte d'attacco, nella ripresa scaglia la sua freccia vincente con un rasoterra chirurgico. Pimpante

JANKTO (6): Corporatura e movenze da decathleta, paga un po' lo scotto dell'esordio tra i professionisti ma non sfigura nei 20 minuti abbondanti che Petrone gli regala. Tecnicamente, per parlare di suoi connazionali, è un mix tra Nedved e Rosicky, ma di strada ne deve fare ancora tanta... Acerbo

BERRETTONI (6): Solo un quarto d'ora scarso in campo, Petrone gli chiede di tenere a bada le avanzate di Corsi e lui risponde presente, non facendosi però mai vedere in area calabrese. Compitino

MUSTACCHIO (5.5): Si prende il rimbrotto di giornata di Petrone per non aver protetto Pelegatti in fase difensiva e per aver lasciato troppo spazio alla sgroppata vincente di Ciancio che ha partorito il pari di La Mantia. Svagato

PETRONE (5.5): Con una squadra che ha bisogno ancora di molti rinforzi offre oltre un'ora di calcio apprezzabile, anche se c'è da lavorare sui meccanismi del centrocampo a rombo e sui movimenti delle due punte. Nel finale la squadra di disunisce e la partita a scacchi dei cambi la porta a casa il collega Roselli. Work in progress

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azione del gol vincente di arrighini

azione del gol vincente di arrighini