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Teramo, Campitelli: “Non ci sono prove, spero nella Serie B”

di Redazione Picenotime

giovedì 20 agosto 2015

Grazie al prezioso contributo dei colleghi di Rete 8 vi proponiamo le dichiarazioni del presidente del Teramo Luciano Campitelli, con alcuni commenti dei tifosi abruzzesi, dopo che il Tribunale Federale Nazionale ha condannato in primo grado il club biancorosso alla retrocessione nel campionato di Serie D più un'ammenda di 30mila euro. Per lo stesso Campitelli quattro anni di inibizione e 100mila euro di multa, stessa condanna per il direttore sportivo Marcello Di Giuseppe.



In serata il club biancorosso ha pubblicato un comunicato stampa sul proprio sito ufficiale a ribadire la totale contrarietà per le decisioni odierne del Tribunale Federale Nazionale.

"La S.S. Teramo Calcio, in merito al provvedimento emesso dal TFN, non può che esprimere la più profonda contrarietà per l’ingiusta decisione assunta che cancella, momentaneamente, dal calcio, una società, una città, un’intera provincia.
Pur rispettando la disposizione e l’operato dei giudici, non si può non sottolineare come oggi sia stata scritta una delle pagine più tristi della giustizia sportiva, perché procedere con una condanna letale senza uno straccio di prova, non può appartenere ad una realtà civile.
Le motivazioni addotte all’autentica esecuzione sommaria emessa, fanno della penuria di chiarezza la peculiarità cardine e, di fatto, non considerano le argomentazioni difensive, nonostante le stesse siano state ampie ed esaustive sotto ogni profilo.
È notorio che all’interno del Collegio qualcuno dei giudici si sia reso conto dell’assurdità di qualsiasi sanzione a carico del presidente Luciano Campitelli, ma evidentemente è prevalsa la sete giustizialista.
Ci sentiamo la vittima sacrificale dell’estrema ed ingiustificata fretta con cui è stato celebrato il processo.
L’invito che rivolgiamo alla nostra tifoseria ed alla città tutta, è di mostrare quella che è la nostra stessa fiducia con correttezza, intelligenza e unità d’intenti, in attesa del secondo grado di giudizio, per riprenderci quanto meritato sul campo e che altri, invece, vorrebbero turpemente sottrarci in un’aula di Tribunale.
Ci crediamo, come prima, più di prima!"

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luciano campitelli

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