Castel di Lama: espressione e libertà con “Zona Franca” 2015

di Redazione Picenotime

martedì 25 agosto 2015

Si è svolta Sabato 22 Agosto 2015 l'ottava edizione di Zona Franca, manifestazione di espressione, creatività e partecipazione. Zona Franca significa che, anche quando tutto il resto cade a pezzi, possiamo essere capaci di ritagliarci la nostra piccola oasi di pace, quell’angolo di libertà dove non ci sono né servi, né signori. L’associazione culturale Babazuf con alle spalle un team di giovani volenterosi e propositivi ha trovato il suo spazio a Castel di Lama e ha organizzato anche quest’anno una serata speciale che vede Piazza della Libertà diventare viva. La piazza in quel giorno è bella e fa festa, una festa durata dalle sei di pomeriggio alle cinque di mattina. 

È La Vecchia Fedata del lamense Iacopo Fedi, accompagnato per qualche pezzo dall’amico Domenico Di Cola a dare il via alla serata. Con la sua voce calda e graffiata e il suo rock-blues ci tiene compagnia per circa un’ora. Mentre attendiamo con ansia l’uscita del suo nuovo disco con l’etichetta Cabezon Records, prevista per Ottobre, ci propone cover di Springsteen, The Clash, U2, The Rolling Stones. Lui e la sua chitarra, in perfetta armonia, deliziano il nostro aperitivo mentre il cielo accoglie le prime luci del tramonto.

Poi sono gli Aber Dean a salire sul palco. Il trio alternative rock composto da Edoardo Ricci al basso e alla voce, Federico Sirocchi alla chitarra e Sebastiano Ricci alla batteria, si forma a metà del 2012 proprio qui a Castel di Lama. I sei brani proposti sono quelli estratti dal loro primo Ep “AlternativA”, uscito a Luglio 2014 e completamente autoprodotto. Sono le grida di tre giovani che, invece di parlare, hanno deciso di suonare. Suoni decisi e testi sinceri che ci invitano ad alzarci dalla sedia dell’indifferenza e a cercare la nostra alternativa seguendo i sentieri del coraggio e della passione. Nel frattempo arriva il buio e anche la fame. Stand enogastronomici per placare l’appetito e chioschetto dei cocktail per chi non si accontenta della birra.

Cambiamo regione. Arrivano i fiorentini Tribuna Ludu, nome decisamente originale che ricorda quello del quotidiano polacco Trybuna Ludu. Sono Federico Fragasso, Francesco D'Elia, Lorenzo Maffucci, Simone Vassallo e Cristiano Bianchi che ci presentano il loro ultimo lavoro Le Furie, apparso nel Febbraio 2015 e contenente nove tracce. Il disco ripropone, in chiave metaforica, L’Orestea di Eschilo, drammaturgo greco. È una storia tragica quella dell’Orestea, storia di uccisioni e vendette, di patemi umani. I Tribuna Ludu ce la raccontano, forse con un briciolo di speranza, con una voce narrante ed incisiva che, a tratti, si stacca dalle parti strumentali e segue la scia del racconto. Sperimentano i fiorentini, viaggiando tra la psichedelia e l’elettronica, il no-wave e il noise, arrivando ad un genere che non si chiama, ma si suona. Incredibile varietà di strumenti tra i quali, salta all’occhio, una lattina di birra di dimensioni un po’ più grandi del normale, unita al corpo della batteria. Pare si siano anche divertiti i ragazzi, rimasti con noi fino a tarda notte.

Tra un gruppo e l’altro si può dare uno sguardo al banchetto dei vinili o quello dei libri e, perché no, anche a quello di originalissimi oggettini handmade. Per i veterani di Zona Franca c’è la possibilità di acquistare la T-shirt o la felpa nera con stella bianca, ormai immancabile simbolo del festival.

Headliner della serata sono i veneti Jennifer Gentle, capitanati da Marco Fasolo, voce e chitarra. Con sei album in studio alle spalle, l’eclettico gruppo Psychedelic Rock vanta una storia che fuoriesce dai confini della Penisola. Ottengono un contratto con la Sub Pop Records, casa discografica statunitense (Nirvana, Mudhoney), con la quale esce il loro terzo album Valente, seguito da un tour negli Stati Uniti. Oltre a Fasolo fanno parte dell’attuale formazione: Liviano Mos, organo, sintetizzatore, cori; Francesco Candura, basso, cori; Diego Dal Bon, batteria; Guido Giorgi - chitarra, percussioni, tastiere, cori. Fanno tappa a Castel di Lama, dopo l’invernata e la primavera passata in tour con i Verdena, storico gruppo del panorama rock italiano. A Marzo escono le ristampe dei primi due album “I Am You Are” e “Funny Creatures Lane”, un tuffo nel passato per noi e per loro. Quando ci sono i Jennifer Gentle il palco è un museo di strumenti, ce ne sono di ogni, tanto che ad alcuni non sono capace di dare un nome. Un’ora e poco più di show quando la notte è ormai calata. Chiudono con Mother di John Lennon, apprezzata dai più, regalando qualche minuto di magia e poi ci salutano.

Zona Franca continua imperterrita con un dj set strampalato che attraversa ogni genere musicale a 360 gradi tanto che tutti i presenti avranno ascoltato almeno un pezzo che odiano e uno che amano ed esclamato: “ma questa? Saranno anni che non la sento”. I più coraggiosi si tuffano in pista sin da subito, seguiti da quelli che aspettano che inizi prima qualcun altro mentre i più timidi rimangono seduti, ma canticchiano e muovono qualche parte del corpo. Insomma Zona Franca, ancora una volta, riesce a coinvolgere tutti e a regalarci una di quelle serate di cui ogni tanto senti l’esigenza e che ti fanno andare a dormire col sorriso…e alle cinque di mattina.

Al prossimo anno!

Zona Franca, intervista a Luca Fratini dell’Associazione Babazuf

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Zona Franca 2015

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