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Appello Savona-Teramo, domani mattina difese Diavolo e Campitelli

di Redazione Picenotime

giovedì 27 agosto 2015

Nella seconda parte dell'udienza sul caso Savona-Teramo davanti alla Corte Federale d'Appello tocca ai difensori di tutti i soggetti coinvolti e indagati prenderà la parola ed esporre le proprie tesi. L'udienza potrebbe protrarsi fino ad oltre le ore 21 e potrebbe esserci un supplemento nella mattinata di domani per l'esposizione in aula delle difese dei club coinvolti. Oltre ad Eduardo Chiacchio e Michele Cozzone, ci sono anche due professori di diritto a difendere le sorti del Diavolo: Vincenzo Cerulli Irelli e Giovanni Di Giandomenico.

Il primo a prendere la parola è l'avvocato Rosseti, difensore di Ninni Corda, l'unico dei coinvolti a collaborare con la Procura Federale. Annunciato querela nei confronti del presidente del Savona Aldo Dellepiane. A difesa di Giuliano Pesce, condannato in primo grado a 3 anni e sei mesi di inibizione, scende in campo l'avvocato Passoni, che sottolinea come la sentenza di primo grado vada riformata radicalmente. Per conto del calciatore Davide Matteini, condannato in primo grado a 3 anni e sei mesi di inibizione con 60mila euro di ammenda, prende la parola l'avvocato Gigliotti, che richiede l'annullamento delle sentenze per aver acquisito le dichiarazioni di Corda senza un regolare contradditorio tra le parti. Ribadita la totale estraneità ai fatti del suo assistito. E' la volta dell'avvocato del club patavino Luparense San Paolo, che in primo grado è stato sanzionato con un punto di penalizzazione nel prossimo campionato proprio per il coinvolgimento del giocatore Matteini. Chiesto anche in questo caso il proscioglimento, fino ad ora si sta ripetendo più o meno lo stesso "film" difensivo del processo di primo grado. Come al solito agguerrita Libera D'Amelio, legale di Ercole Di Nicola, che ricorda come era stato richiesto lo stralcio della posizione del suo assistito visto che era impossibilitato a difendersi (l'ex ds de L'Aquila è ancora agli arresti domiciliari). E' d'obbligo ricordare che la D'Amelio difende in questo processo anche di Marcello Di Giuseppe, direttore sportivo del Teramo. Emblematica questa frase in aula della D'Amelio: "In otto mesi e mezzo Di Nicola ha fatto circa 9mila telefonate, era tutto il giorno al telefono. In nessuna delle telefonate intercettate c'è la prova di tentativi di combine e non parlava con linguaggio criptico". Viene ribadito dalla D'Amelio, inoltre, come Corda non sia attendibile (perchè parlerebbe solo per propria convenienza) e che sono troppi 5 anni di squalifica per Di Nicola più preclusione per un illecito definito "fumoso". L'avvocato difensore de L'Aquila Calcio ha chiesto che venga riformata la sentenza di primo grado per il club rossonero, punito con un punto di penalizzazione nella prossima stagione sportiva. Stesso "refrain" anche per il legale di Fabio Di Lauro, viene richiesto di riformare una sentenza di primo grado che ha visto il suo assistito condannato a 30 mesi di squalifica più 60mila euro di ammenda. E' la volta dell'avvocato del calciatore del Savona Marco Cabeccia, condannato in primo grado a sei mesi di squalifica per omessa denuncia (fu contattato per combinare la gara ma si rifiutò, a differenza del suo collega Alessandro Marchetti che non rispose alle insistite telefonate di Matteini). Chiesto anche in questo caso il proscioglimento del calciatore attualmente nella rosa del Savona Calcio. E' sempre più probabile che il processo sul caso Savona-Teramo slitti a domani mattina, proprio per permettere le arringhe difensive dei legali del Teramo e Luciano Campitelli. Spazio all'arringa di Gallinelli, legale dei due ex consulenti di mercato del Savona Enrico Ceniccola e Marco Barghigiani: si punta a minare la credibilità delle dichiarazioni rilasciate da mister Corda alla Procura Federale. Ceniccola in primo grado è stato condannato a 6 mesi di inibizione, Barghigiani a ben 3 anni e 6 mesi di squalifica più un'ammenda di 60mila euro. Gallinelli, nel chiedere il proscioglimento totale dei suoi assistiti, evidenzia come Corda abbia voluto ingannare la Procura Federale per tornaconto personale. Ripetuta dall'avvocato di Barghigiani ancora una volta la tesi che il suo assistito avesse mandato di vendere quote societarie del Savona e stesse trattando di questo proprio con Di Nicola. Fasi finale del dibattimento: prendono la parola i legali di Aldo Dellepiane e del Savona Calcio, club da lui presieduto. Dellepiane in primo grado è stato condannato a quattro anni di inibizione e 100mila euro di ammenda. Di Amato, legale di Dellepiane, nel richiedere l'annullamento della pesante squalifica inflitta lo scorso 20 Agosto, sottolinea come il suo assistito sia un galantuomo, mai presente direttamente negli atti processuali e nelle intercettazioni telefoniche. Torna protagonista Libera D'Amelio, legale anche di Marcello Di Giuseppe, direttore sportivo del Teramo fino a circa un mese fa, squalificato per 4 anni in primo grado più 100mila euro di ammenda. La D'Amelio attacca subito la Procura Federale, sottolineando come si sia troppo "appiattita" a quelle che sono state le risultanze processuali della Procura della Repubblica di Catanzaro. Chiesto anche in questo caso il proscioglimento. Prende la parola in conclusione il presidente della Corte Federale d'Appello Gerardo Mastrandrea che aggiorna l'udienza a domani mattina alle ore 9, con le attesissime arringhe difensive dei legali del Teramo Calcio e del presidente Luciano Campitelli. 

VIDEO - Savona-Teramo, tifosi biancorossi all'NH Vittorio Veneto Hotel

Clicca qui per resoconto prima parte processo d'appello con interventi legali Ascoli Picchio e procuratore aggiunto Tornatore

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processo savona-teramo - appello

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