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Como, parla Sbaffo: “L'Ascoli è l'Ascoli, ho ricordi bellissimi”

di Redazione Picenotime

mercoledì 30 settembre 2015

Alessandro Sbaffo è uno dei punti di forza del Como che affronterà l'Ascoli nel pomeriggio di Sabato 3 Ottobre per la sesta giornata del campionato di Serie B. Il 25enne centrocampista di Porto Recanati è giunto nel club lombardo lo scorso 31 Agosto a titolo temporaneo dal Chievo ed ha già messo a segno 2 reti in quattro presenze. Grazie alla collaborazione dell'ufficio stampa del Como vi proponiamo un'intervista esclusiva a Sbaffo che ha collezionato 34 presenze con 3 reti nella stagione 2011/2012 con la maglia dell'Ascoli prima di essere coinvolto in una vicenda di calcioscommesse che gli è costata 16 mesi di squalifica. 

Alessandro, quanto è stato importante ottenere la prima vittoria sul sintetico di Novara?

Molto, è un successo che ci dà morale e tanta fiducia, soprattutto perchè figlio di un'altra buona prestazione. Non sappiamo ancora se giocheremo di nuovo a Novara, ma per noi non farebbe nessuna differenza, l'importante è l'atteggiamento con cui affrontare le gare, a prescindere dal terreno di gioco. 

Ti sei inserito alla grande nel gruppo di mister Sabatini.

Mi sono trovato subito bene, c'è un gruppo solido ed affiatato che l'anno scorso ha conquistato una fantastica promozione e che ha ancora tanto entusiasmo. Mi sono inserito senza problemi, Como è una bella città e si vive bene, ora non mi resta che lavorare sodo per trovare la migliore condizione fisica. 

Che idea ti sei fatto del nuovo Ascoli Picchio affacciatosi da poco come voi in B?

L'Ascoli ha messo in atto un buonissimo calciomercato ma ovviamente sta pagando il fatto di aver dovuto fare tutto alla svelta ed in ritardo rispetto alle altre compagini. Giocatori molto forti per la categoria come Cacia e Giorgi devono ancora inserirsi a pieno, appena verranno sistemati determinati meccanismi sono certo che l'Ascoli possa disputare un buonissimo campionato. La squadra è fatta bene, conosco Almici per averci giocato insieme ad Avellino, così come Petagna e gli stessi Cacia e Giorgi. La piazza ascolana merita obiettivi importanti, è una realtà che ha tanto carattere e nel campionato di Serie B tutto può accadere, è un torneo indecifrabile e diventa praticamente impossibile fare pronostici. Si deciderà come al solito tutto a Marzo e credo che l'Ascoli potrà dire la sua.

Che ricordi hai della tua unica annata in bianconero? Ti piacerebbe tornare un giorno ad Ascoli?

Ho ricordi bellissimi, sento moltissimo la maglia bianconera e non ho mai nascosto il fatto di essere tifoso del Picchio. L'Ascoli è l'Ascoli, un club speciale, la squadra del mio territorio, è stato bello indossare quella storica casacca, anche se purtroppo per un solo anno. La piazza è molto importante, ad Ascoli Piceno poi si vive benissimo, ora c'è anche una Società solida ed ambiziosa, io non avrei problemi a tornare in futuro, anche se finora non mi hanno mai cercato. 

Sei maturato rispetto all'esperienza ad Ascoli?

Ho avuto un cambiamento normale, diciamo fisiologico, tipico di un ragazzo che cresce e passa dai 20 ai 25 anni. Ora ho una figlia di un anno e mezzo, ho più responsabilità e mi sento più maturo, anche se mi considero sempre la stessa persona, senza stravolgimenti. Tutti facciamo degli errori e cerchiamo di imparare e prendere insegnamento dalle nostre esperienze, soprattutto da quelle negative. 

Sei molto legato a mister Castori. Ti è dispiaciuto per il suo esonero a Carpi?

E' qualcosa che mi fa ridere, il calcio a volte è proprio ridicolo. Cacciare un allenatore dopo sei giornate non ha senso, evidentemente ci sono altre questioni e già da 2/3 settimane si parlava di un suo possibile allontanamento. Mister Castori andrà comunque sempre avanti a testa alta, è una persona molto corretta, come se ne trovano pochissime nel mondo del calcio, rimarrà per l'eternità nella storia del Carpi e di Carpi, vedremo ora tanti altri cosa riusciranno a fare...

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alessandro sbaffo intervistato da piceno time

alessandro sbaffo intervistato da piceno time