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Monteprandone celebra il 25 Aprile con gli studenti: in programma un incontro al Centro Pacetti

di Redazione Picenotime

venerdì 19 aprile 2024

In occasione del 79° anniversario della Liberazione dell’Italia, come consueto l’Amministrazione comunale di Monteprandone organizza un’iniziativa istituzionale per promuovere nelle nuove generazioni la consapevolezza di quanto lungo e tragico sia stato il percorso che ha condotto alla nascita della Repubblica, della Costituzione e della libertà degli Italiani. Quest’anno il momento di riflessione dal titolo “C’era una volta. Storie e memorie della lotta di liberazione”, organizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Monteprandone e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia della Provincia di Ascoli Piceno, con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno, si terrà mercoledì 24 aprile, alle ore 10, al Centro Pacetti di Centobuchi. Dopo i saluti del Sindaco Sergio Loggi e della Dirigente dell’Istituto comprensivo di Monteprandone Roberta Capriotti, due autori locali Valentina Costantini e Giovanni Rossi, partendo da episodi di vita dei propri avi, raccontati nei loro romanzi storici d’esordio, dialogheranno con Rita Forlini, docente referente per la storia contemporanea dell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche, e ricostruiranno il periodo storico durante il quale si sono gettate le basi per fare dell’Italia un paese democratico. Valentina Costantini è abruzzese di nascita, monteprandonese d’adozione. Appassionata lettrice fin dall’infanzia, “Spartiamo” (ali&no editrice), romanzo ispirato alla storia dei suoi nonni, vincitore della terza edizione del Premio Letterario Nazionale “Clara Sereni” sezione inediti, è il suo esordio narrativo. E’ un romanzo schietto e sincero, una vicenda reale drammatica e commovente che resiste al tempo, ai pregiudizi e agli ostacoli, filtrata dal sapiente gioco linguistico fra italiano e dialetto che l’autrice ha saputo creare, e calata in una società contadina ancora arretrata ma profondamente umana. Il sambenedettese Giovanni Rossi, nella sua opera prima “Il Tesoro” del frate (edito dal gruppo Albatros il Filo), trae ispirazione dalla storia della sua famiglia, in particolare dal storia di un suo prozio Padre Sigismondo Damiani e da persone ed eventi realmente accaduti, per dipingere un insolito quadro sulla guerra che forse ha suscitato il maggior numero di racconti e testimonianze scritte ad oggi, la Seconda Guerra Mondiale. Episodi del lontano e del recente passato si fondono tra le pagine con le fantasie dell’autore, dando vita a una breve e piacevole opera che spinge anche ad una profonda riflessione sui sentimenti umani e sul misticismo.  


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