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Coronavirus, governatore Marche: “Raccolti 8,5 milioni per presidio alla Fiera di Civitanova”

di Redazione Picenotime

martedì 07 aprile 2020

"Sono stati donati 2,5 milioni di euro alla Fondazione Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta con un incremento di 1,2 milioni in due giorni. Per quanto riguarda la donazione di materiali e attrezzature abbiamo già ottenuto materiale equivalente ad una cifra intorno ai 6 milioni di euro". Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, nel corso della video conferenza stampa in corso a Palazzo Raffaello, rispondendo alle domande sulle donazioni per la realizzazione del presidio sanitario d'emergenza alla Fiera di Civitanova Marche. "Il presidio è necessario sia per mettere il sistema sanitario regionale al riparo per il futuro dato che "con un'epidemia di questa natura nessuno può dirci che in un certo lasso di tempo non si possa tornare ad avere difficoltà sia perchè una struttura del genere è necessaria per permettere al resto degli ospedali di tornarsi ad occupare dei malati 'ordinari' recuperando anche quelli che in queste settimane non hanno avuto risposte al proprio bisogno di salute - ha aggiunto il governatore -. Esprimo un giudizio molto positivo sui 400 miliardi messi dal Governo per garantire liquidità alle imprese. Insieme alle garanzie del 'Cura Italia' arriviamo a 750 miliardi di euro che sono una cifra impressionante. La quantità economica è nei parametri attesi dalle imprese per avere la liquidità che serve a ripartire. Proiettati su base regionale significa circa 20 miliardi di euro di garanzie sui prestiti alle imprese. Una buonissima cifra anche per le Marche. Molto interessante anche il fatto che fino a 25mila euro ci sia una garanzia centrale fino al 100%: un buon punto di partenza per le molte piccole e piccolissime imprese marchigiane. Su importi superiori sono comunque il 90%. È una misura che faciliterà l'accesso al credito per le nostre imprese - ha spiegato ancora Ceriscioli -. Contagi nelle case di riposo e nelle residenze protette? L'atteggiamento del sistema sanitario è stato quello di prestare la massima attenzione quando venivano segnalati focolai. Forse in alcuni casi i focolai sono stati segnalati in ritardo o non sono state prese le giuste attenzioni per poter gestire al meglio la situazione e non propagare l'epidemia. Se pensiamo che alcune di queste strutture hanno fatto la festa di Carnevale capiamo come quando già c'erano i primi segnali che avrebbero dovuto spingere a maggiore attenzione in realtà i comportamenti sono stati quasi di normalità. Capisco però che non era facile per i gestori in una prima fase comprendere l'insidiosità della malattia e, in una fase successiva, reperire i dispositivi di protezione individuale data la grande carenza. Io personalmente non ho effettuato il tampone come asintomatico. Ho fatto la mia quarantena ma non ho avuto alcun sintomo e quindi, correttamente, passati i 14 giorni sono perfettamente a posto e sono rientrato in ufficio. Sull'uso delle mascherine lavoriamo a un'ordinanza condivisa con il ministero della Salute. Vorremmo condividerla con il Ministero anche per uscire da un percorso frammentario. La nostra scelta ha un duplice valore. Da una parte insistiamo con i cittadini sul fatto che se abbiamo questi risultati è perchè i nostri comportamenti stanno arginando il virus e quindi bisogna continuare su questa strada e dall'altra diamo una spinta per iniziare a ragionare sulla fase 2. Sarebbe quasi prendere in giro i marchigiani dire loro "mettete la mascherina" perchè attualmente la mascherina è introvabile, ma si parla più genericamente di protezioni così come chiede la relazione del Gores. Abbiamo voluto però collocare l'ordinanza ad un altro livello condividendola con il Ministero". 


Luca Ceriscioli

Luca Ceriscioli

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