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Bollette, Codacons: “Rimborsi a utenti che hanno subito rincari illegittimi siano automatici”

di Redazione Picenotime

giovedì 15 dicembre 2022

I rimborsi delle bollette per i consumatori che hanno subito rincari illegittimi dei prezzi devono essere automatici e accreditati direttamente nelle fatture, senza necessità di richiesta da parte dei clienti. Lo afferma il Codacons dopo la decisione dell’Antitrust contro le società del mercato libero dell’energia, ricordando come in un caso analogo scoppiò in Italia un vero e proprio caos indennizzi a danno degli utenti.

Francesco Tanasi, giurista e professore dell'Università San Raffaele Roma, spiega che “In nessun caso deve essere ripetuto l’errore commesso con le bollette a 28 giorni nel settore della telefonia, quando i rimborsi previsti dall’Agcom furono disposti non in modo automatico, ma su precisa richiesta del cliente, circostanza che favorì gli operatori telefonici, i quali ricorsero ad ogni escamotage possibile per rendere difficoltoso il riconoscimento degli indennizzi, senza contare che molti consumatori, non essendo a conoscenza del proprio diritto, non hanno avanzato la richiesta. Per energia e gas i rimborsi delle maggiori somme pagate dagli utenti a causa dei rincari illegittimi delle tariffe devono quindi essere automatici e accreditati direttamente sulle bollette, in modo da evitare qualsiasi disagio ai clienti. Il diritto al rimborso deve inoltre essere riconosciuto anche a chi, nel mentre, ha cambiato fornitore, attraverso bonifici sul conto corrente o altre forme di pagamento”.

Il Codacons diffonde poi una guida pratica per difendersi dagli aumenti illegittimi delle tariffe di luce e gas e contestare le modifiche unilaterali dei contratti. Gli utenti che ricevono dal proprio fornitore comunicazione di aumento unilaterale delle tariffe o lettera di rinnovo del contratto di luce e gas che preveda aumenti dei costi, devono presentare un reclamo scritto all’azienda, autonomamente o attraverso l’ausilio del Codacons; Se entro 30 giorni il gestore non fornisce un riscontro, l’utente ha diritto ad un indennizzo variabile a seconda dei giorni di ritardo nella risposta; In caso di mancata risposta, o risposta non soddisfacente, i consumatori possono rivolgersi al servizio Conciliazione gestito da Arera, in modo da risolvere la controversia senza ricorrere ai tribunali.

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