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Palermo, Mignani: “Gara importante con l'Ascoli per riacquistare fiducia. Ora contano i fatti, dobbiamo reagire”

di Redazione Picenotime

sabato 04 maggio 2024

L'allenatore del Palermo Michele Mignani ha presentato in conferenza stampa la gara contro l'Ascoli in programma domani alle ore 15:00 allo stadio "Barbera" per la trentasettesima giornata del campionato di Serie B.

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"Condizioni dei calciatori da valutare? No, abbiamo fatto la rifinitura e faremo allenamento nel pomeriggio, finiremo tardi. Questo è l’unico motivo. Non dico la formazione e non dico chi gioca, non ci sono problemi. Che significato ha il ritiro? Quello che ho detto nella conferenza stampa dell’altra volta lo confermo, se mi accorgo che qualcuno ha staccato la spina lo lascio a casa. I ragazzi si allenano con intensità e impegno, la partita è un’altra cosa. Se uno si allena bene non sempre gioca bene. Il ritiro è un segnale che la società ha dato per fare capire che non era contenta delle ultime partite. Io ho sposato questa scelta perché manca poco alla fine e se questo può essere d’aiuto è giusto farlo - ha dichiarato Mignani -. Gara dentro o fuori con l'Ascoli? No, non lo è. Non determina un esito finale ma è una gara importante, per noi, per la classifica e per riacquistare la fiducia che nelle ultime due partite abbiamo perso. Questo è il momento più bello del campionato, quando c’è qualcosa che conta. A volte sapere che la partita è importante per qualcuno può togliere qualcosa, io spero invece che qualcosa aggiunga. Credo che nella vita sono poche le persone che nascono con la camicia ed arrivano fino in fondo senza avere nulla di cui preoccuparsi o avere pensieri, auguro a tutti di vivere una vita così. Nella vita i momenti servono a crescere, quando qualcuno di noi risolve un problema si sente più forte. Noi dobbiamo avere voglia di provare a risolvere il problema. C’è chi si guarda intorno e chiede aiuto, dobbiamo tirare fuori il carattere e darci una mano tra di noi. Spero ci dia una mano anche la gente di Palermo. Non contano più le parole, contano solo i fatti. È questo che voglio trasmettere al gruppo. Io speravo si facesse qualcosa di più in cinque partite a livello di punti. Sono arrivato due giorni prima della gara contro la Sampodoria e fino alla partita contro il Parma la squadra stava crescendo. Questo gruppo, nella difficoltà, probabilmente fa fatica a reagire. Se io non pensassi e non credessi in questa squadra non avrebbe senso rimanere qui. Se mi aspettavo queste difficoltà? Quando si cambia l’allenatore qualche problema c’è. So che Corini è un lavoratore e forse c’era bisogno di qualcosa di diverso. Quando non abbiamo lavoro noi allenatori fremiamo, questa era una bella occasione. Tutte le chance possono nascondere delle insidie. Voglio andare avanti con spirito e convinzione che questa squadra possa fare qualcosa, da domani dobbiamo reagire. Si lavora per limitare gli errori. I gol presi, da sono sono arrivato, potevano essere evitati. Se prendi gol ne devi fare due. La forza vera della squadra è andare sopra il gol preso. È questa la cosa più importante. Non bisogna abbassare la testa. I giocatori disponibili per domani sono quelli che erano disponibili per lo Spezia. Di Mariano ha tolto i punti e sta facendo un percorso di riabilitazione ma non si possono stabilire i tempi. Di Francesco più avanzato al fianco di Brunori? Ci sono tante opzioni. Stiamo vedendo che nelle ultime partite c’è difficoltà a trovare il gol con continuità ma alla fine conta l’atteggiamento e voglia di andare verso la porta avversaria. La formazione non la do oggi. Io guardo l’ultimo allenamento, nella prima partita avevo fuori dei centrocampisti ed ho fatto delle scelte. Stulac, lo dice la sua carriera, è un calciatore di un certo livello e tutti dobbiamo dare qualcosa in più. Gomes ha fatto bene, ci può stare un po’ di stanchezza e farò le scelte che riterrò più giuste. Il numero di 12 sconfitte in campionato può condizionare? Non penso, quando raggiungi i playoff non ti guardi dietro e non conti i pareggi e le vittorie che hai fatto. le sconfitte lasciano le cicatrici. Quando arrivi ai playoff ti lasci alle spalle tutto. È un po’ di tempo che vivo nel calcio e purtroppo ne ho visti di errori come quelli di Lund, ha colpito la palla con quello che non è il suo piede, è un giocatore serio e affidabile, non discuto il gesto tecnico. Accetto gli errori ma non accetto che si metta giù la testa. A la Spezia non mi è piaciuto il primo tempo. Dobbiamo avere più fame degli altri, può succedere di andare sotto ma pretendo che la squadra reagisca e nelle secondo tempo c’è stata una reazione. Siamo sempre tesi a dare una valutazione in base al risultato, le prestazioni si possono alzare. La squadra fatica a reagire alle avversità a prescindere dal modulo. Qualche giocatore può non essere soddisfatto di quello che sta facendo nell’ultimo periodo però l’unico modo è reagire. Non ho problemi con i giocatori che sono qui, se avessi la certezza che Insigne mi possa risolvere la partita lo farei giocare dall’inizio e lo lascerei in campo per 95 minuti. Non credo che la squadra non voglia fare gol, dobbiamo prepararci meglio per andare in rete. Il calcio è fatto di due momenti e quando siamo in fase offensiva dobbiamo portare tanti uomini vicino alla porta. Dobbiamo pensare di fare un gol in più rispetto all’avversario per vincere. Io e lo staff cerchiamo di mettere i giocatori nelle condizione di rendere al meglio. Buttaro ha fatto bene, è affidabile. Quando si prepara una partita si cerca di capire quello che fa l’avversario. Il nostro obiettivo è mettere in campo una squadra equilibrata, questo ovviamente non significa difendersi e basta. È importante pensare di andare dall’altra parte. Segre nell’ultima partita ha fatto l’esterno, la mezzala e il terzino, valutiamo le situazioni. La contestazione dei tifosi? E' legittima, io devo cercare di preparare la partita. Spero che i ragazzi possano trarre dei vantaggi e degli spunti. Palermo ha una tifoseria calda e la senti quando va bene. Facciamo un lavoro dove siamo giudicati ogni partita e sappiamo che quando le cose non vanno bene i giudizi non sono positivi. Non vedo perché la squadra non debba accettare una situazione come questa. Quando sono venuto qui conoscevo i numeri del Palermo, sapevo che era una squadra che prendeva tanti gol. Non dirò mai ad un giocatore di non tirare in porta. Nelle ultime partite la fase realizzativa è diminuita, nelle mie squadre c’è sempre stata una fase difensiva buona. È normale che un allenatore vada a migliorare una cosa che, in questo momento, è deficitaria. Secondo me il campionato di quest’anno è diverso dallo scorso anno, il Palermo è diverso dal Bari che avevo io lo scorso anno. Le squadre che abbiamo affrontato hanno giocato a tre, per questo dal primo giorno mi sono orientato a giocare in questo modo. Non cambiare spesso serve per dare certezze ai giocatori". 





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Michele Mignani

Michele Mignani

© Riproduzione riservata

Commenti

Alessandro
sabato 04 maggio 2024

Mignani domani vinciamo noi, al termine della partita sarai sollevato dall'incarico e richiamano Corini. Inizia a preparare le valige.


x Alessandro
sabato 04 maggio 2024

E vinci pure al SuperEnalotto


Nostalgico
sabato 04 maggio 2024

Dopo i punti regalati a destra ed a manca (vedi ternana), adesso arriviamo noi , al momento giusto ….. e’ obbligatorio crederci ma QUANTA AMAREZZA (per disputare i play out matematicamente i 6 punti nelle 2 gare sono necessari, al netto di biscottoni ….. tipici del nostro MAL costume) SEMPRE FORZA PICCHIO


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