''Kingdom of Heaven'', leggerezza e grazia nell'arte di Mario Vespasiani
di Redazione Picenotime
sabato 31 dicembre 2022
L’autorevolezza di Mario Vespasiani sta anche nel sapersi muovere in controtendenza, difatti è stato il primo a rivalutare il valore del gesto pittorico vibrante, della tradizione, della musa ispiratrice quale parte femminile fondamentale della creazione. E a tutti gli effetti, assieme alla musa Mara, forma una delle celebri coppie dell’artsystem, capaci di delineare i contorni di un immaginario senza tempo dai tratti cinematografici, documentato da immagini, libri e racconti.
In questo 2022 Mario Vespasiani è finito sulla copertina di Exit Urban Magazine insieme a Jeff Koons e in questi giorni su quella di The Way Magazine, dove sono state messe in risalto non solo le qualità artistiche ma anche le sue doti umane. La rivista milanese di calligrafia Stilus gli ha dedicato un corposo servizio di approfondimento e interpretazione della sua scrittura, sulla scia dei grandi maestri trattati in precedenza da Frida Khalo fino a Van Gogh. Tra le numerose opere di solidarietà in cui è coinvolto, una sua opera, firmata da Andrea Bocelli ha sostenuto le attività benefiche della ABFoundation.
Sempre quest'anno è uscita la sua 42ª pubblicazione dal titolo A Gentleman in the Word of Art - un volume che sfiora le 500 pagine - dove l’artista accompagna passo dopo passo il lettore in un viaggio straordinario, dalla nascita della pittura fino ad oggi, mettendo in risalto quel riferimento spirituale che avvolge l'intera creazione. Una simile indagine, atta a capire il presente attraverso l’arte, ha sorpreso per ricchezza di spunti ma anche per la lucida intuizione, per aver saputo individuare nella sua salda spiritualità, una chiave di lettura che allarga gli orizzonti, proseguendo in solitaria la lezione trasmessa da Kandinskij, un secolo fa.
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