Infertilità femminile: sfida demografica e ostacoli. Commento di Marco Grassi, ginecologo ospedale 'Mazzoni' di Ascoli
di Redazione Picenotime
martedì 07 maggio 2024
A maggio si celebra la Festa della
Mamma. Un momento che assume un significato ancora più profondo,
alla luce delle difficoltà di molte donne nell’affrontare
l’infertilità e l'impossibilità di avere figli.
L’Italia,
infatti, si trova di fronte a una delle sfide demografiche più
significative della sua storia recente. Secondo i dati dell'ISTAT del
2023, il tasso di natalità nel Paese si attesta a soli 1,18 figli
per donna di cittadinanza italiana, posizionando l'Italia tra i paesi
con la minore natalità in Europa. Parallelamente, più del 15% delle
coppie italiane affronta problemi di fertilità, come riportato dal
Ministero della Salute.
Questi dati, alquanto preoccupanti,
delineano uno scenario futuro in cui la popolazione italiana potrebbe
subire un significativo declino demografico. Secondo le proiezioni
dell'ISTAT, se i trend attuali dovessero persistere, la popolazione
italiana potrebbe scendere da 59 milioni nel 2022 a 45,8 milioni nel
2080, con una diminuzione graduale nel corso degli
anni.
“L'infertilità femminile
rappresenta un ostacolo alla capacità della donna di concepire-
spiega il dottor Marco Grassi, ginecologo del reparto di ginecologia
e ostetricia dell'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno – cioé di non
riuscire ad ottenere una gravidanza dopo dodici mesi di rapporti
intimi regolari e non protetti. (secondo l'Organizzazione Mondiale
della Sanità – OMS – dopo 24 mesi di tentativi). In tale
situazione è opportuno ricercare un supporto specialistico, in
particolar modo se all’interno della coppia la donna ha superato i
35 anni di età, poiché con il passare degli anni la riserva ovarica
diminuisce, fino al completo esaurimento che si raggiunge con
l’arrivo della menopausa”.
A livello globale la situazione è
altrettanto preoccupante, secondo gli ultimi dati pubblicati sulla
rivista The Lancet dal programma di ricerca Grb (Global Burden of
Disease, Injuries, and Risk Factors), guidato dall'Hme, l'Institute
for Health Metrics and Evaluation dell'Università di Washington. Negli ultimi 70 anni, il tasso di
fertilità è sceso drasticamente da circa 5 figli per donna nel 1950
a 2,2 nel 2021. Inoltre, preoccupa il fatto che il 97% dei Paesi
globali non avrà tassi di fertilità adeguati per evitare un declino
demografico entro il 2100.
Tra i fattori che possono favorire
l’insorgere dall’infertilità in una donna può esserci l’età?
“In generale il crescente aumento dell'età materna
contribuisce al rischio di infertilità e alla ridotta probabilità
di portare a termine una gravidanza, l’aumento del rischio di
aborti spontanei, di gravidanze ectopiche, di parti prematuri e di
condizioni genetiche come la trisomia 21”.
Oltre al fattore età, l’infertilità femminile, responsabile del 35-40% dell’infertilità di coppia, può dipendere da molteplici aspetti.
“I motivi principali possono essere ricondotti alle alterazioni ormonali, tubariche, patologie uterine, e malattie sistemiche o genetiche. In alcuni casi, disturbi come il vaginismo possono complicare i rapporti sessuali. La diagnosi di infertilità coinvolge esami ormonali e indagini strumentali per individuare le cause specifiche e pianificare il trattamento più adeguato”, conclude il ginecologo Marco Grassi.
© Riproduzione riservata
Commenti
annalisa
martedì 07 maggio 2024
Bravissimo dottor Grassi, grazie alle sue cure sono riuscita a realizzare il sogno di portare a termine la gravidanza ed essere chiamata mamma
elisa
martedì 07 maggio 2024
Dottor Grassi Una vera eccellenza