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Caso Fenati, Crutchlow sempre duro: “Non credo alle sue scuse”. Marquez: “S'è un po' esagerato”

di Redazione Picenotime

giovedì 20 settembre 2018

I più importanti protagonisti della MotoGp sono tornati a parlare del caso Fenati alla vigilia del Gran Premio d'Aragon.

Ancora una volta il più duro è stato il 33enne pilota britannico Cal Crutchlow: "Su Fenati non ho cambiato idea - ha dichiarato in conferenza stampa Crutchlow, che a caldo aveva detto che Fenati non avrebbe più dovuto correre -. Anche se lui ha provato la carta della storia strappalacrime con le scuse e tutti noi in obbligo di sentirci incoraggiati ed a cambiare opinione su di lui, la mia opinione però è sempre la stessa. Ha fatto troppe cose strane per me, anche in passato, e non gli credo. Ritengo la punizione giusta".

Più cauto il 6 volte campione del mondo Marc Marquez: "Fenati ha fatto una cosa brutta - ha ammesso Marquez, come riporta Gazzetta.it -, non credo che i 2 Gran Premi di squalifica siano una penalità severa, ma non sono d'accordo sul caos mediatico che si è sollevato: se ne è parlato troppo, è passato anche alla tv spagnola. Abbiamo visto cose simili anche in passato, 2 o 3 anni fa è successo, ma con piloti diversi, quando uno cadde e l'altro rimase in piedi, e sono stata giudicate diversamente. Fenati ha sbagliato, ma con lui si è un po' esagerato: sembrava che avesse ucciso qualcuno...".

Sulla stessa linea anche il 32enne Andrea Dovizioso, vincitore a Misano: "Sono d'accordo con Marc, serviva una penalità severa perché in passato aveva fatto cose simili e se sei recidivo allora la pena deve essere dura, ma i media hanno parlato troppo dell'accaduto e lo hanno fatto nel modo sbagliato, parlando di cose stupide e non delle corse - ha dichiarato il pilota italiano della Ducati -. Non sono d'accordo nemmeno su quello che succede pure sui social media: troppi creano odio fra le persone e parlano solo per farlo senza capire la situazione".

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Romano Fenati

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