Dazi USA contro le esportazioni Made In Italy

di Redazione Picenotime

giovedì 05 aprile 2018

I settori a rischio di tutti i prodotti italiani esportati negli Stati Uniti, che ora dovranno subire gli effetti negativi dell’imposta dell’Amministrazione Trump.

Trump contro i prodotti Made in Italy

I prodotti italiani da esportazione negli USA ammontano a 37 miliardi di Euro. I dati sono frutto di uno studio del Centro Studi di Unimpresa e si riferiscono al 2016. Rispetto al 2015, il dato dell’export del Made in Italy è in forte crescita e, grazie ai dazi imposti dall’Amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, rischia di calare vertiginosamente. I settori maggiorente colpiti sono quelli dedicati ai macchinari, con 7,1 miliardi di Euro e che fanno il 20% sul totale, seguito subito dagli autoveicoli che ammontano al 12% ( 4,5 miliardi) e dalla categoria navi, treni e aerei per il 9,89% ( con relativi 3,9 miliardi). Il mercato statunitense è definito strategico e di fondamentale importanza per l’Italia, e di certo le barriere doganali introdotte in America dal punto di vista fiscale preoccupano non poco i produttori nostrani. Non basta certo la momentanea esclusione dell’UE dai dazi per i metalli, perché Washington se vuole ancora prodotti italiani dovrà pensare anche a delle misure permanenti.

Perché le export italiane sono tassate

Per quanto riguarda il settore export dei prodotti alimentari italiani nel 2017, ci sono dei risultati veramente interessanti, dovuti in parte anche alla caduta dei dazi e dalle condizioni di import di determinate nazioni che risultano molto più morbide verso i prodotti italici, frutto di un meticoloso lavoro diplomatico che ha permesso la rimozione di importanti barriere tariffarie soprattutto su prodotti agroalimentari italiani esportati all’estero. Ad esempio, è stata aperta l’importazione negli Stati Uniti ai salumi italiani, mentre in Cina è stato rimosso il bando sulle carni suine. E come non menzionare il Giappone, visto che da poco si possono inviare carni bovine, agrumi e frutta italiana. Decisamente una bella manna per il Belpaese e per la felicità degli estimatori, ma Donald Trump ha rimescolato ancora le carte, penalizzando le vendite italiane negli USA imponendo dei dazi fino al 100%, penalizzando di fatto le vendite. Il mercato degli States è quello più grande al di fuori dai confine dell’Europa, dopo Gran Bretagna, Germania e Francia.

Conseguenze dazi USA sul trading online

E i dazi imposti dal governo USA diventano anche un problema per gli investitori. Le news economiche e finanziarie che si susseguono giorno dopo giorno inducono a far cambiare strategia ai vari trader. Il mondo del trading online è fatto di gioie e dolori, e anche di scelte ponderate e studiate a tavolino allo scopo di guadagnare o di trarre il massimo profitto con la minima perdita. E’ bene quindi affidarsi a piattaforme di trading online affidabili e sicure allo scopo di effettuare ogni transazione con la consapevolezza di non essere vittima di attacchi hacker o frodi informatiche. Molti investitori o ex tali hanno accusato una di queste in particolare di essere un fake. L’operatore è chiamato Plus500 truffa, nonostante sia considerato un operatore di spicco del settore del trading online. La verità è che tradare non è certo un gioco, bensì un’attività molto seria e ad alto rischio di perdita di capitale, un po’ come i produttori italiani he stanno rischiando perdite a causa dei dazi imposti dall’America.


 

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