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Le Marche alla Bit: focus sul turismo esperienziale, religioso e legato alle attività cinematografiche

di Redazione Picenotime

domenica 12 febbraio 2023

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e il direttore dell’Atim Marco Bruschini hanno inaugurato questa mattina alla presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè, lo spazio delle Marche alla Borsa Internazionale del Turismo in corso da oggi fino a martedì a Milano.

Ho parlato a lungo con il presidente Acquaroli che mi sembra abbia idee molto giuste su quello che bisogna fare per aumentare i flussi turistici nelle Marche – ha detto il ministro -. Le Marche sono un territorio che ha tutto, dobbiamo insieme venderlo al meglio. Oggi abbiamo un vantaggio grazie al turismo lento e di prossimità, abbiamo anche un vantaggio sugli Italiani che hanno riscoperto i borghi. In questa regione si mangia bene, si beve bene e il territorio è molto bello: dobbiamo solo imparare a promuoverlo meglio ma con il presidente Acquaroli sono sicura che faremo un grande balzo in avanti”.

C’è grande soddisfazione perché vediamo la nostra regione al centro dell’attenzione di tanti. Ringrazio  il ministro del Turismo che ci ha onorato della sua presenza – ha detto Acquaroli - . Il turismo è per il nostro territorio una grande opportunità che va colta fino in fondo. Nel 2023 si apre un nuovo mercato grazie ai nuovi voli: lavoreremo sulla promozione nella  grandi capitali europee perché saremo più facilmente raggiungibili grazie proprio all’aeroporto. Una crescita a cui vogliamo ambire in sinergia con il territorio e soprattutto con la speranza di veder crescere la nostra economia in tutti i suoi aspetti: da quello prettamente turistico all’enograstronomia, alle filiere e alla manifattura. Insomma tutto ciò che rende le Marche così belle”.

Siamo molto contenti per il clima di massima collaborazione in cui si è inaugurato lo stand delle Marche – ha aggiunto Bruschini - . Stiamo lavorando insieme alla Camera di Commercio, agli operatori e alle aziende. Ci sono tutti i presupposti per fare sempre meglio. Questo stand è stato l’esordio dell’Atim e penso che sia stato fatto un buon lavoro. Ai visitatori proponiamo un programma molto ricco da offrire così come è ricca di meraviglie la nostra regione: 35 eventi più l’Unione dei cuochi marchigiani oggi e gli chef stellati domani. Con loro i ragazzi dell’alberghiero che rappresentano le nostre migliori speranze per il futuro”.

Il ministro si è intrattenuta per un piccolo brindisi ed ha potuto degustare le tipicità del “Menù della domenica” preparato dall’Unione Cuochi Marche per i visitatori dello stand: vincisgrassi alla maceratese SPG ( 4° ricetta ad aver ricevuto il riconoscimento di specialità tradizionale garantita dopo la mozzarella, la pizza napoletana e l’amatriciana), coniglio disossato ripieno con finocchietto e tartufo nero pregiato ripieno e per finire morbido di cioccolato fondente su base di frolla e bacio di dama ripieno di crema al Varnelli della Pasticceria Picchio di Loreto. In cucina con i cuochi, gli allievi dell’Istituto Alberghiero Panzini di Senigallia.

Un menù meraviglioso -  ha detto il Ministro Santanchè – con tanti prodotti di eccellenza. Prossimamente verrò a Portonovo per provare altre specialità”.

E' una grandissima opportunità per i nostri studenti – ha commentato in conclusione il presidente dell’Unione Cuochi Marche Luca Santini insieme al collega Simone Baleani -. Oggi abbiamo quelli del Panzini domani invece ci sarà una rappresentanza di tutti gli alberghieri delle Marche. E' un passaggio di testimone. I nostri ragazzi si formano e saranno i nostri ambasciatori nei prossimi anni. Puntiamo molto sui nostri studenti degli alberghieri che devono valorizzare al meglio ciò che la nostra bellissima regione ci sta offrendo. C'è grande attenzione sempre crescente da parte dei giovani verso le tradizioni culinarie marchigiane. Un'attenzione che deve essere interpretata come una riscoperta. Le nostre nonne conoscevano molto bene la nostra tradizione, è compito nostro non farla perdere”.

All’interno della prima giornata della Bit, spazio anche al cineturismo e alla sua efficacia per promuovere il territorio. È ormai noto a tutti quanto sia influente, nella scelta di una località turistica, il condizionamento di cui è capace il prodotto audiovisivo. Grazie alle fiction televisive e al prodotto cinematografico, sono saliti alla ribalta territori, borghi, luoghi di mare e di montagna, che grazie a questo tipo di promozione, hanno raggiunto picchi molto elevati di notorietà, favorendo lo sviluppo turistico con tutto l’indotto che gli ruota intorno.

Le Regioni, sulla falsariga delle esperienze americane, hanno attivato le Film Commission come strumento strategico, proprio per attivare e sviluppare il legame tra audiovisivo e turismo. “La Fondazione Marche Cultura che ha al suo interno la Film Commission – ha spiegato Francesco Gesualdi, direttore della Fondazione Marche Cultura Marche Film Commission - è chiamata a questa opera di rilancio complessivo del sistema audiovisivo, proprio perché consapevoli di quanto questo asset sia strategico per lo sviluppo economico della Regione Marche. L’imperativo è quello di far conoscere le bellezze della regione, il legame tra cinema e turismo sarà sempre più forte e grazie alla determinazione, all’inventiva e alla laboriosità dei marchigiani, le Marche saliranno ad un altissimo livello di conoscenza in tutto il mondo”.

TURISMO FESTIVALIERO

La grave crisi delle sale cinematografiche ha prodotto negli ultimi anni un fenomeno sconosciuto. Il moltiplicarsi, specialmente in estate, dei Festival cinematografici. Si vedono i film insieme, all’aperto, si entra in contatto con attori e registi che si offrono alla platea per scambiare la propria esperienza. Questo è un fenomeno che negli anni ha prodotto una nuova forma di turismo. Appunto, il turismo festivaliero che porta gli amanti del cinema a seguire le varie proposte in tutta Italia ma è diventato anche un pretesto per andare a visitare luoghi caratteristici che ospitano queste manifestazioni. Non è un caso infatti che questi eventi difficilmente si organizzano nelle grandi città ma in luoghi cha offrono spunti particolari per sollecitare visite più approfondite.

“Anche questo – ha detto Gesualdi - vorremmo che diventasse una modalità per intercettare turisti e avvicinare al grande schermo un pubblico, il più vasto possibile”.

ACQUA ALLE CORDE

Nel corso dell’incontro è stato proiettato il video trailer “Acqua alle corde ed i luoghi di Sisto V”, un lungometraggio diretto da Paolo Consorti e girato in occasione della ricorrenza dei 500 anni dalla nascita del Papa Sisto V, tra Montalto delle Marche, Offida, Colli del Tronto, Cossignano, Grottammare e Ripatransone e realizzato con il sostegno di Regione Marche, Fondazione Marche Cultura/Marche Film Commission, MIC, Comune di Montalto delle Marche, Comune di Colli del Tronto, Comune di Offida, Fondazione Carisap, AMAT.

Il film è ispirato alle famose vicende papaline, tra queste una in particolare sul noto avvenimento dell’obelisco di Piazza San Pietro che viene riadattato e portato in una dimensione surreale, che innesca di conseguenza, imprevedibili tensioni all’interno del paese. Allo stand delle Marche era presente anche l’attrice Guenda Goria, interprete del lungometraggio.

E’ stato inoltre proiettato il trailer del documentario che è stato girato all’interno delle Grotte di Frasassi dal famoso gruppo “il Volo”. In collegamento è intervenuto il Maestro Vittorio Storaro (3 premi oscar alla migliore fotografia per Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore) che sta seguendo il progetto della nuova illuminazione delle Grotte per raccontare il senso di questo progetto e la capacità di attrarre turismo e visitatori.

 Nella prima giornata della Bit spazio ai tanti turismi che le Marche possono offrire per una molteplicità di esperienze.

Nello stand della regione, uno spazio è stato dedicato all’appuntamento con le “Nuove frontiere del turismo religioso”, un percorso che vede protagonista la rinascita del pellegrinaggio a piedi, tra spiritualità, natura e bellezza e la modalità con cui le Marche accompagnano, sostengono e valorizzano i cammini di fede, verso il Giubileo.

A parlarne sono stati il presidente Francesco Acquaroli; mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente C.E.M.; Simone Longhi del Tavolo di Concertazione della Via Lauretana; Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata; Moreno Pieroni, sindaco di Loreto; fra Sergio Lorenzini, ideatore del Cammino dei Cappuccini; Maurizio Serafini, deatore del Cammino dei Francescani; Marco Bruschini, direttore ATIM.

Vicino al turismo sostenibile ma diverso da quello tradizionale, il turismo lento enfatizza una maggiore consapevolezza ambientale e rispetto per la cultura locale. 

Il rilancio turistico regionale passa anche attraverso questa forma di turismo rappresentata in particolar modo dai Cammini che ogni anno attirano un numero sempre crescente di viaggiatori e pellegrini che amano spostarsi a piedi.

Tra le destinazioni privilegiate di questo turismo consapevole, vi sono i Cammini Lauretani (160 Km/7 tappe), un universo di luoghi, percorsi e memorie con al centro il Santuario Mariano di Loreto. L’Antica Via Lauretana è storicamente una delle principali vie di fede italiane ed europee che fin dal ‘300 collegava Roma a Loreto, unendo idealmente i grandi luoghi della cristianità. “Attualmente – ha detto Acquaroli - la Regione Marche sta credendo molto in questo progetto, quale strumento di rivitalizzazione e riqualificazione delle aree interne soprattutto verso quelle del cratere”.

Un altro percorso è il Cammino Francescano della Marca: lungo il tragitto, che esplora le vie percorse da San Francesco nelle Marche meridionali, si incontrano meravigliose piccole e grandi città, borghi appenninici e luoghi dalla forte spiritualità, come antichi conventi a splendide chiese gotiche e romaniche. Questo cammino si snoda in 167 km, 8 tappe, due regioni (Marche e Umbria), 16 Comuni, tra cui 13 marchigiani: Serravalle del Chienti, Muccia, Valfornace, Caldarola, Cessapalombo, Fiastra, San Ginesio, Sarnano, Amandola, Comunanza, Palmiano, Venarotta e Ascoli Piceno. Il percorso che parte da Ascoli Piceno ripercorre la via che San Francesco seguì nel 1215, unendo idealmente il santuario di Assisi con il sepolcro del protettore dei terremoti Sant’Emidio d’Ascoli.

Il Cammino dei Cappuccini infine è un cammino di 400 km che attraversa da nord a sud la dorsale interna delle Marche, muovendosi in un splendido e variegato percorso naturalistico, dove monti, colline e mare si fondono in un unico colpo d’occhio e dà ai camminatori l’occasione di scoprire i luoghi legati alla storia delle origini dei Cappuccini e alla loro attualità, potendo incontrare anche i Cappuccini di oggi e venendo accolti nei loro conventi. Il cammino ha il suo punto di partenza a Fossombrone (PU), il suo centro a Camerino (MC) – dove si trova il primo convento dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini – e il suo punto di arrivo al Santuario di San Serafino ad Ascoli Piceno.

La forza del cammino inteso come missione è anche quella che ha spinto il gesuita maceratese Padre Matteo Ricci nel XVI secolo a partire dalla terra natale fino in Cina, facendo di questo religioso un pellegrino del mondo, di cui è in corso la causa di beatificazione. A Padre Matteo Ricci è stato dedicato lo spazio a seguire quello dei Cammini religiosi e tra i partecipanti si sono aggiunti ai precedenti Simone Longhi, il notaio della causa di beatificazione; Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Bruxelles; Giovanni Battista Song Xuyi, esperto di Padre Matteo Ricci, e Dario Grandoni, presidente della Fondazione Padre Matteo Ricci.

Nel corso della mattinata, un altro appuntamento è stato dedicato al territorio fermano, durante il quale sono stati illustrati progetti, programmi e strategie per un turismo esperienziale e per la destagionalizzazione, a cui hanno partecipato il presidente della Commissione consiliare Turismo, Andrea Putzu; la consigliera della Provincia di Fermo, Erika Acciarri; l’assessora del Comune di Fermo, Annalisa Cerretani; il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini. Quella del fermano – ha detto Acciarri – è una realtà sicuramente frizzante ed in continuo movimento che necessita di una politica che costituisca il volano per giungere a sempre più alti obiettivi da perseguire lavorando tutti insieme”.  In un tempo post pandemia con un conflitto in corso siamo tutti più sensibili e attenti alle emozioni – ha commentato Cerretani – Quelle che si vivono con dei tour nel verde delle nostre colline o nel blu del nostro mare, magari in sella ad una bici: a Fermo con il Gran premio di Capodarco o occasioni come la MilleMiglia e la Tirreno Adriatica. Altri due importanti progetti saranno: MetaVersoFermo e l'altro itinerari Fashion&Luxury”.

I progetti che stiamo avviando – ha dichiarato il sindaco Vesprini - riguardano la valorizzazione della parte storica della città. Uno di questi è quello del light design che esalterà le bellezze dell’antico castello e che accompagnerà il visitatore in una passeggiata tra le mura storiche con effetti e luci per rendere l’esperienza più piacevole e coinvolgente. Altro turismo importantissimo è quello enogastronomico; abbiamo due ristoranti stellati che saranno domani ospiti dello stand della Regione Marche. Riprenderemo le fila della storia del brodetto sangiorgese, da sempre evento molto attrattivo”. 

BIT – TURISMO: IL 2022 E’ L’ANNO DEL RECORD PER LE MARCHE. SUPERATE LE UNDICI MILIONI DI PRESENZE

Sfondato il tetto di 11 milioni di presenze, il 2022 è stato un anno record per il turismo marchigiano e nel 2023 potrebbe andare ancora meglio grazie ai nuovi voli per l’estero. Continuano a crescere gli arrivi e le presenze dei turisti delle Marche. La stagione 2022 si è chiusa nel complesso con segnali più che positivi: 2.507.756 gli arrivi e 11.376.381 le presenze, un primato mai registrato, neanche prima della pandemia.

I numeri della stagione estiva 2022 (in allegato) sono stati illustrati questo pomeriggio allo stand delle Marche dal presidente della Regione Francesco Acquaroli con delega al Turismo, insieme al direttore dell’Atim Marco Bruschini e al presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e alla dirigente del settore Turismo Paola Marchegiani.

Abbiamo fatto un grande lavoro sul turismo – ha spiegato Acquaroli -. Oggi siamo a raccontare, a leggere e a interpretare numeri che nei primi mesi dell’anno sono stati condizionati anche dalla pandemia e dalla riscoperta delle mete italiane rispetto a quelle straniere. Però siamo anche a raccontare un entusiasmo che è possibile percepire qui alla Bit e che ci deve servire per crescere nella promozione, negli investimenti, nella ricettività e soprattutto nella consapevolezza che devono avere i marchigiani rispetto quello che è il patrimonio di cui dispongono: un patrimonio illimitato di paesaggio, natura, in enogastronomia, artigianato, manifattura e soprattutto in accoglienza. Le Marche possiedono tutto ciò ma se questi fattori non vengono messi in rete e se non si riesce a fare squadra non riuscirebbero ad ottenere quel palcoscenico che si meritano nei circuiti nazionali ed esteri”.
Questi dati ci dicono che siamo sulla strada giusta. Occorre andare sui mercati internazionali e questo sarà l'obiettivo principale dell'Atim – ha aggiunto Bruschini -. Questo sia per far conoscere le Marche sia per convincere i turisti a venire nella regione più bella d'Italia. Oggi siamo alla Bit, una grande kermesse da cui partire per l'estero”.

La Regione Marche sarà infatti alla Free di Monaco di Baviera poi  insieme con l'Enit all'Itp di Berlino, poi in Kazakisthan alla Borsa internazionale del turismo di quel Paese per intercettare presenze anche dall'Uzbekisthan e Azerbaigian che andranno a sostituire i flussi provenienti dalla Russia. Ma non c'è promozione senza i voli. E quindi dal 27 maggio decolla il volo su Parigi da Ancona, e poi Londra e la continuità territoriale.

Una grande attività di squadra che facciamo con l'aeroporto e anche con il porto – ha detto ancora Bruschini -. Saremo anche alla fiera del turismo di Parigi. Ci interesseremo infine di altri due segmenti: il turismo congressuale e del business e il turismo del lusso. E allora, riprendendo l'immagine del quaderno bianco dalle pagine numerate dalla mano di Giacomo Leopardi e qui esposto, scriviamo tutti insieme una grande pagina per il turismo marchigiano con grande forza, in team, in un clima di grande lealtà e con tanto entusiasmo”.

Nell’illustrare i numeri la dirigente Marchegiani ha evidenziato gli interessanti dati sulle strutture di accoglienza che dimostrano quanto la domanda di posti letto sia in crescita. Le strutture ricettive, in particolare i bed & breakfast, aumentano dalle 8.716 del 2021 alle 10.143 unità del 2022 e di conseguenza aumentano anche i posti letto che dai 201.341 del 2021 passano ai 203.396 del 2022.

A seguire la Camera di Commercio delle Marche ha presentato il programma del meeting annuale delle Camere di Commercio Italiane all’estero in programma nelle Marche. Nell’occasione Massimiliano Polacco con delega al turismo, ha sottolineato un altro record: siamo la prima regione in Italia per digitalizzazione delle imprese. Gli Stati Generali dell’internazionalizzazione saranno organizzati da Camera Marche durante la convention di Assocamere estero ospitata dall’ente camerale a giugno. L’evento conteso da diverse Camere italiane se lo aggiudicano le Marche che dal 16 al 19 giugno (al Casale di Colli del Tronto) ospiteranno 350 delegati delle Camere italiane all’estero, Ministri di riferimento, delegazioni d’ambasciata. L’evento movimenterà circa 1500 persone e vedrà lavorare insieme la rete istituzionale di Camera Marche con Aziende speciali, associazioni di categoria, Università, e vedrà coinvolte le imprese marchigiane in incontri b2b.

I NUMERI
Rispetto al 2019 presenze e arrivi crescono del +3,68% e un + 9,39%. Ancora più netto l’aumento se invece si considerano i dati 2021 in pieno periodo Covid: +21,58% gli arrivi e +18,03% le presenze. Se infatti a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza pandemica e della situazione incerta che sfavoriva gli spostamenti, sono diminuite anche nel 2022 le presenze degli stranieri rispetto al 2019 di 12.417 unità, in compenso sono aumentati gli italiani: ben 988.884 in più.
I mesi preferiti per le vacanze nelle Marche sono ovviamente quelli estivi che vanno da giugno a settembre, ma le curve del 2022 superano quelle dell’anno precedente anche nei mesi primaverili e autunnali segno che le politiche messe in campo per favorire la destagionalizzazione attraverso la valorizzazione dei borghi, dell’entroterra e dell’enogastronomia e l’organizzazione di manifestazioni culturali e sportive stanno funzionando.
La parte del leone tra i turisti che preferiscono le Marche la fanno ancora gli italiani (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e ultimamente Umbria grazie ai nuovi collegamenti stradali), ma sono in grande aumento anche gli stranieri: 399.173 gli arrivi (+69,31% rispetto al 2021) e 1.714.808 le presenze (+65,82%).
Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Francia e Belgio sono le nazionalità di provenienza con i numeri più importanti, ma va segnalata la forte crescita in atto di inglesi ( + 235%) e polacchi (+125%).


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