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Coronavirus, Bellini acquisisce protocollo di cura dall'Unicam e deposita brevetto a Washington

di Redazione Picenotime

lunedì 13 aprile 2020

La terapia anticoronavirus è stata prenotata da alcuni ospedali nordamericani e canadesi, diversi pazienti sono pronti a provarla. È a base di tre farmaci esistenti ed è stata progettata in Italia. L'ha messa a punto nei laboratori dell'Università di Camerino, come riporta Repubblica.it, il gruppo di ricerca coordinato dal professor Giacomo Rossi, 52 anni, medico veterinario livornese della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria di Unicam.

Il professor Rossi è partito dal Coronavirus del gatto, il FeCoV, una patologia grave e senza un vaccino protettivo che spesso ha esito letale. Da lì è approdato, per fasi successive, ad un protocollo di cura per gli umani che è stato acquisito dal 72enne imprenditore italo-canadese Francesco Bellini, cofondatore della società Biochem Pharmache ed ex presidente dell'Ascoli Calcio. 

Il veterinario livornese, studiando il modo con il quale i Coronavirus si legano alle cellule dell'ospite, si è accorto di una particolarità di Covid-19: il virus presenta un numero maggiore di legami con i siti di Ace2, il recettore cellulare che Covid-19 utilizza per entrare nelle cellule del polmone, dell'apparato digerente e del tratto genito-urinario dell'uomo. “Questi siti, detti di glicosilazione, sono aree in cui molecole di zucchero semplice si legano a una proteina ancorata sulla membrana cellulare. Ho notato che tutti questi siti sono costantemente legati all'ultimo amminoacido della proteina di membrana, l'Asparagina - ha spiegato Rossi -. Da qui l'idea di utilizzare un vecchio farmaco, noto agli oncologi che lo usano nella terapia della leucemia acuta dei bambini, la L-Asparaginasi. È un enzima che, eliminando l'aminoacido Asparagina, taglia di fatto il legame del virus con il suo specifico recettore cellulare. La medicina blocca l'infezione e, eliminata l'Asparagina, il Covid non ha più alcun punto di attacco. Questo farmaco, unito alla già nota Clorochina che funziona bloccando l'ingresso del virus nella cellula tramite un altro meccanismo, e all'Eparina, che previene il danno acuto vascolare indotto dalla tempesta dell'infiammazione, copre in maniera completa infezione ed effetti dell'infezione sull'uomo”.

Il professor Rossi ha rivelato di aver studiato sui lavori dei medici cinesi - i primi ad aver analizzato il Coronavirus 2019 - e di essere stato favorito dal forte legame dell'Università di Camerino con il mondo imprenditoriale marchigiano. Lo studio dell'Università di Camerino, grazie al ponte di un medico locale, è stato infatti analizzato da Francesco Bellini, membro del Cda di Montreal Heart Institute Foundation e Canada Science Technology & Innovation Council. È nato così il brevetto che, in tre giorni, è stato depositato a Washington Dc. Alcuni ospedali statunitensi e canadesi lo stanno valutando. "Procediamo con cautela - ha aggiunto Rossi -, entro un mese dovremmo avere i primi risultati. Negli Stati Uniti i trials sono più rapidi rispetto all'Europa". 

Sulla questione si è espresso anche Claudio Pettinari, rettore Unicam, Claudio Pettinari: "Abbiamo messo in campo le competenze dei nostri ricercatori per trovare soluzioni che siano a beneficio della salute pubblica mondiale".


Francesco Bellini

Francesco Bellini

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Commenti

fumodilondra
martedì 14 aprile 2020

Subito a depositare il brevetto, soldi, soldi, soldi...