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“Crisi energetica minaccia per le imprese”, Confcommercio si appella ai Parlamentari del Piceno

di Redazione Picenotime

venerdì 07 ottobre 2022

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Confcommercio Picena in merito alla crisi energetica e rivolto ai parlamentari del Piceno.

"Pregiatissimi Onorevoli e Senatori della Repubblica Italiana, Lucia Albano, Guido Castelli, Roberto Cataldi, Augusto Curti, Giorgio Fede, Giorgia Latini, Rachele Silvestri Ci appelliamo al Vostro alto ruolo istituzionale per chiedere di farVi portavoce delle enormi preoccupazioni del sistema economico Piceno alle prese con la più grave crisi degli ultimi decenni, causata dal costo spropositato, imprevedibile ed insostenibile delle utenze energetiche. Il sistema imprenditoriale dalla Confcommercio rappresentato (commercio, turismo, servizi, libere professioni), che ha mostrato una forte capacità reattiva nei confronti delle conseguenze negative connesse agli eventi sismici ed alla pandemia Covid19, ora rischia di essere fortemente ridimensionato con inevitabile perdita di occupazione e con contrazione dell’economia locale. Il credito d’imposta concesso dal Governo Draghi è stato un primo segnale, apprezzabile ma non sufficiente. Poiché le imprese non hanno il tempo di attendere i tempi parlamentari per l’insediamento del nuovo Governo, è necessario immediatamente ridurre i costi energetici. Come e dove sarà possibile reperire i fondi necessari non ci compete, ma ci permettiamo di suggerire alcune ipotesi sicuramente non esaustive: tassazione degli extra‐profitti immeritati delle società energetiche; devoluzione della maggiore IVA introitata dallo Stato; azzeramento nella bolletta almeno dei costi dell’energia proveniente da fonti rinnovabili nazionali e quindi non connessi alla filiera del gas importato. Qualunque sia lo strumento adottato, rimarchiamo debba essere immediato, le nostre aziende associate purtroppo non hanno possibilità di fare fronte ad una difficoltà così consistente ed imprevista. Il sentimento generale è molto negativo; le imprese sono allo stremo e pronte a manifestazioni di protesta; il disagio sociale sta crescendo.   Per tutto ciò, confidiamo nel Vostro impegno, nella certezza che il Vostro attaccamento al territorio che Vi ha chiamato a rappresentarlo in Parlamento porti a risultati concreti e tempestivi. In fiduciosa attesa, inviamo un caloroso augurio di buon lavoro."

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