• Sport
  • “Dirty Soccer”, 63 rinvii a giudizio da parte della Procura di Catanzaro

“Dirty Soccer”, 63 rinvii a giudizio da parte della Procura di Catanzaro

di Redazione Picenotime

domenica 12 giugno 2016

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 63 persone coinvolte nell'inchiesta "Dirty Soccer" che nel mese di Maggio 2015 aveva portato all'arresto di 50 persone tra cui calciatori, dirigenti e presidenti di squadre di calcio dei campionati minori, dalla Lega Pro all'Eccellenza. 

Contemporaneamente sono stati stralciati e trasmessi alla Procura di Napoli, competente territorialmente, gli atti relativi alla presunta associazione per delinquere che avrebbe fatto capo ad Antonio Ciccarone, direttore sportivo, all'epoca dei fatti, del Neapolis. Il reato contestato agli indagati, a vario titolo, é l'associazione per delinquere finalizzata alla frode in competizioni sportive. Secondo la Procura della Repubblica di Catanzaro, sarebbe stata posta in essere una vera e propria organizzazione criminale che, con il contributo di giocatori, allenatori e direttori sportivi, avrebbe alterato i risultati di alcuni match con lo scopo di realizzare lucrose vincite attraverso il sistema delle scommesse.  

Tra gli indagati i calciatori Salvatore Astarita, Luciano Ariel Pignatta, William Carotenuto, Pasquale Izzo, Emanuele Marzocchi, Giacomo Ridolfi, Fabio Di Lauro, Fabio Caserta, Abdoulaye Balde e Domenico Giampà, gli allenatori, Francesco Costantino, Ninni Corda, Arturo Di Napoli, Marco Tosi, Massimiliano Solidoro e Riccardo Petrucci, i dirigenti sportivi Luciano Campitelli, Antonio Ciccarone, Mario Moxedano, Domenico Capitani, Vincenzo Nucifora, Antonio Flora, Vito Morisca, Savino Daleno, Ercole Di Nicola, Francesco Molino, Paolo Somma, Antonio Palermo, Giorgio Flora, Maurizio Antonio Pagniello, Gianni Califano, Mauro Ulizio, Marco Barghigiani, Salvatore Calidonna, Claudio Arpaia, Giuseppe Perpignano, Felice Bellini, Fabrizio Maglia, Armando Ortoli, Pasquale Lo Giudice e Pietro Iannazzo ed i procuratori Mauro Ruga, Giuseppe Sampino, Daniele Piraino, Eugenio Ascari e Sebastiano La Ferla. Altri indagati, come riporta il sito Resportweb.it, sono Raffael Moxedano, Daniele Ciardi, Vinicio Ciccaroni, Marco Guidone, Francis Obeng, Mohamed Traorè, Massimiliano Carluccio, Marcello Solazzo, Andrea Ulizio, Ala Timosenco, Erikson Aruci, Adolfo Gerolino, Vincenzo Melillo, Stefano Benini, Albero Scarnà, Raffaele Pietanza, Diego De Palma, Raffaele Poggi, Claudio Lippi, Gimmi Annis, Edmond Nerjaku, Andrea Bagnoli, Massimo Cenni, Marcello Di Giuseppe, Giuliano Pesce, Davide Matteini, Antonio Mazzei, Enrico Malvisi, Luigi Condò, Salvatore Casapulla, Alessio Galantucci e Francesco Piemontese. 


© Riproduzione riservata

Commenti

ripano
domenica 12 giugno 2016

Ehi?!?! Teramani.... Qua si parla di voi!!!!


Darius
domenica 12 giugno 2016

Cosa dirà combinelli al giudice!? Che lui ha vinto sul campo!?


roberto
domenica 12 giugno 2016

.... inseriamo anche la Procura di Catanzaro tra quelli che hanno ordito il "comblotto" . Hanno fatto tutti questi rinvii a giudizio per favorire l'Ascoli. Tanto si sa che alla Procura di Catanzaro sono tutti tifosi del Picchio


In totale ci sono 6 commenti. Fai click sul pulsante per continuare la lettura o commentare l’articolo.