• News
  • Terremoto, Grasso riceve delegazione allevatori: “Seguirò situazione con massima attenzione”

Terremoto, Grasso riceve delegazione allevatori: “Seguirò situazione con massima attenzione”

di Redazione Picenotime

martedì 07 marzo 2017

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha ricevuto oggi a Palazzo Madama una rappresentanza di imprenditori agricoli delle zone del Centro Italia colpite dai recenti eventi sismici. La gravissima situazione degli allevatori è stata illustrata da una delegazione della Coldiretti guidata dal presidente Roberto Moncalvo, dagli allevatori e dalle loro famiglie. Il presidente Grasso ha assicurato che continuerà a seguire con la massima attenzione la situazione delle zone terremotate e in particolare, nell'ambito delle proprie prerogative, l'iter delle iniziative per la ricostruzione.

''Ho perso gli animali non la dignita'', 'Senza agricoltura Arquata muore', 'Meno chiacchiere piu' stalle' o 'A.A.A. Cercasi normalita''. Sono solo alcuni dei cartelli che questa mattina gli allevatori e gli agricoltori marchigiani, colpiti dal sisma, hanno mostrato sotto Montecitorio nella protesta che ha coinvolto anche gli imprenditori agricoli e zootecnici di Umbria, Abruzzo e Lazio. "Ad oggi quasi 9 animali 'sfollati' su 10 non possono essere ospitati nelle stalle provvisorie annunciate e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore sopravvissuti costretti al freddo o nelle strutture pericolanti - spiega il presidente di Coldiretti Marche Tommaso Di Sante -. Si e' invece ridotta del 30% la produzione di latte per lo stress provocato dal freddo e dalla paura delle scosse. Ma terremoto e maltempo hanno provocato anche un generale dissesto del territorio con ettari di terreno agricolo fertile franato che non consente la normale coltivazione". Sono 15.300 le aziende agricole e le stalle ubicate nelle aree marchigiane del cratere con 175.000 ettari di terreni agricoli coltivati soprattutto a seminativi e prati e pascoli da imprese per la quasi totalita' a gestione familiare (96,5%). Le stalle e i fienili inagibili sono rispettivamente 209 e 128 mentre le stalle provvisorie riconosciute sono 49 anche se funzionanti solo 6. "Per salvare aziende agricole e allevamenti occorre recuperare gli inaccettabili ritardi accumulati nella realizzazione delle stalle e dei fienili previsti dai bandi regionali - continua Di Sante -. Ma anche le stalle provvisorie sono una vera e propria galleria degli orrori fra teloni strappati alla prima raffica di vento, chiusure rotte o montate male e abbeveratoi sbagliati. È bastata qualche pioggia per allagare completamente le stalle provvisorie".

La Coldiretti denuncia un eccesso di burocrazia anche per gli agricoltori che vogliono acquistare da soli le strutture. "Vanno abbattuti gli adempimenti burocratici per gli agricoltori che vogliono acquistare da soli le strutture - continua Di Sante, come riporta l'agenzia Dire -. Una possibilita' prevista dall'ordinanza 5 del decreto terremoto che sino ad oggi e' rimasta sostanzialmente inapplicata a causa dei troppi vincoli a partire da quello che impone strutture similari a quelle dei bandi, mentre basterebbe dare semplicemente un tetto massimo di spesa. E lo stesso dovrebbe valere per i moduli abitativi per gli agricoltori". L'associazione di categoria richiede anche "il ripristino delle reti viarie e misure concrete di sostegno alle imprese terremotate: dall'erogazione immediata dei fondi previsti dal decreto legge Sisma Italia per garantire liquidita' e far fronte dai danni subiti, al pagamento degli aiuti diretti per il mancato reddito, fino agli sgravi fiscali per famiglie, imprese e per chi investe nelle aree terremotate e gli incentivi per favorire e accelerare la ripresa e i flussi turistici (con la detraibilita' delle spese sostenute dai turisti per i soggiorni nelle strutture ricettive agrituristiche)". 


Foto da Dire.it

Foto da Dire.it

© Riproduzione riservata

Commenti