Emergenza Covid Marche, confronto tra il governatore Acquaroli ed i prefetti delle 5 province
di Redazione Picenotime
venerdì 12 novembre 2021
Si è svolta ieri, in videoconferenza, la consueta riunione tra il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e i prefetti di Ancona Darco Pellos, di Ascoli Piceno Carlo De Rogatis, di Fermo Vincenza Filippi, di Macerata Flavio Ferdani e di Pesaro-Urbino Tommaso Ricciardi per fare il punto della situazione e analizzare l'andamento della pandemia sul territorio regionale. Si è concordato di esprimere un richiamo di attenzione rivolto a tutti i cittadini e agli enti locali, facendo leva soprattutto, in questi mesi più freddi, alla assoluta necessità di avere comportamenti responsabili, rispettando tutte le disposizioni igieniche e di sicurezza, il distanziamento e l’uso della mascherina, anche in vista delle prossime festività. Il presidente Acquaroli e i prefetti continueranno ad aggiornarsi periodicamente, come ormai da prassi, nel migliore e più proficuo rapporto di collaborazione tra istituzioni.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli si è poi recato oggi a Bari per la seconda edizione di “MMAP (Marche, Molise, Abruzzo Puglia) – Nuove direzioni per unire l’Italia – un grande progetto strategico per lo sviluppo della Dorsale adriatica centro meridionale” insieme ai presidenti della Regione Abruzzo Marco Marsilio e della Regione Puglia Michele Emiliano e all’assessore ai Trasporti della Regione Molise Quintino Vincenzo Pallante. Un protocollo d’intesa in tal senso era stato già firmato il 24 ottobre 2020 a Pescara e l’evento di oggi è servito a consolidare le intese in materia di trasporti e vie di comunicazione. In particolare, le quattro Regioni si impegnano a fornire il proprio contributo unitario per il miglioramento della rete TEN-T; attivare forme di cooperazione per sviluppare e promuovere il passaggio dal progetto politico a quello attuativo; individuare, coinvolgendo altri portatori d’interesse, interventi infrastrutturali e gestionali capaci di realizzare le strategie e soddisfare i requisiti e le priorità stabiliti a livello comunitario, anche al fine di accedere ai fondi europei.
“La filiera istituzionale del Medio e Basso Adriatico composta dalle Regioni è molto importante per porre con forza all’attenzione del Governo e dell’Unione Europea l’enorme ritardo infrastrutturale ed il conseguente problema dei collegamenti viari in questa macro area. Il progetto rimette al centro la dorsale Adriatica, sia per quanto riguarda l’autostrada che la ferrovia e soprattutto restituisce alla piattaforma logistica delle merci dell’Adriatico, un ruolo essenziale rispetto all’Italia e all’Europa intera. Possiamo diventare centrali e stiamo lavorando per questo - ha dichiarato Acquaroli -. Finora la Dorsale Adriatica non è stata presa in considerazione dall’Europa e stiamo facendo di tutto perché invece venga inserita nelle linee strategiche europee. In questo contesto la sinergia tra le Regioni è fondamentale perché tutte e quattro sono tagliate fuori dalle cartine e scavalcate dalle infrastrutture che invece sono fondamentali per ridare dignità e competitività all’economia di questi territori. C’è una forte imprenditorialità, fatta anche di tanti giovani, che ha bisogno di risposte certe per programmare il futuro. Parliamo di una visione complessiva, di una sfida che va raccolta dalle Regioni unite. Viviamo un momento storico unico e irripetibile grazie alle risorse del PNRR e della nuova programmazione europea e questa occasione va colta con decisione. Sono orgoglioso e fiero di partecipare ad una iniziativa in grado di risollevare un territorio accomunato dalla grande capacità attrattiva sia in termini di turismo, storia, cultura, artigianato, enogastronomia, paesaggi che per la sua qualità della vita. Le nostre Regioni non sono solo luoghi di vacanza, possono diventare anche luoghi di residenza contro lo spopolamento delle aree interne, soprattutto ora che lo smart working ha preso piede. Un ringraziamento va ai tre Presidenti per il lavoro che stiamo portando avanti congiuntamente e con grande visione, in un esperimento che sicuramente è unico in Italia tra Regioni, ma che testimonia come sia necessario ragionare insieme, sia per lo sviluppo della Dorsale Adriatica, sia per quello della Macroregione Adriatico Ionica”.
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