Ascoli, rinasce l'ex sito OCMA. Presentato il nuovo impianto fotovoltaico OSI e di recupero R4
di Davide Ciampini
giovedì 17 luglio 2025
Una vera e propria rinascita quella dell'ex sito OCMA, ora stabilimento OSI di Ascoli Piceno. L'azienda è stata infatti protagonista di un rifacimento di un impianto di recupero R4 e dell’impianto fotovoltaico, che segnano una tappa importante nella sua riconversione sostenibile. Protagonista dell'iniziativa è Sunprime, azienda leader nello sviluppo e gestione di impianti fotovoltaici, che ha realizzato un impianto da 10 MW su oltre 69.000 m² di coperture industriali. Il progetto, tra i più significativi a livello regionale, consentirà di produrre energia pulita per circa 3.500 famiglie e valorizzare un’area industriale strategica, con importanti benefici ambientali ed economici per il territorio.
"Desidero anzitutto ringraziare gli astanti per aver presenziato a questo evento - ha esordito Miho Zrnic Marinovic, amministratore unico OSI -. Dopo un percorso amministrativo difficile, abbiamo attuato questo recupero r4 unico nel suo genere. Auspico che i tempi di completamento siano quanto più solerti possibile. Intervento che non sarebbe stato possibile senza l'aiuto degli attori in campo: il Comune di Ascoli Piceno, la Provincia e l'Arpam".
"Quanto fatto sinora - ha sottolineato il CEO di Sunprime Antonio Mazzitelli - è per me motivo di grande orgoglio. L'impianto qui presentato è composto da 20.000 pannelli fotovoltaici, che produrranno 12 kw l'anno, ossia il fabbisogno di 4000 famiglie. Si tratta di uno dei più grandi del paese, che renderà l'elettricità prodotta al servizio della zona industriale. In futuro potranno tuttavia esserci degli utilizzatori, così da ampliare la fascia dei beneficiari. Questa di oggi è la dimostrazione che, dal fotovoltaico, è possibile avere grandi quantità di elettricità. Tutto ciò può essere fatto anche in modo competitivo, in quanto esso produce ad un costo assai più basso rispetto agli standard del mercato".
"Ringrazio in modo sincero chi mi ha preceduto - ha proseguito il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti -. Un anno fa scrissi un libro, cercando di narrare una nuova ecologia: transizione ecologica, sì, ma correlata da uno sviluppo economico. Auspico dunque una crescita economica, che vada di pari passo con un'attenuazione dell'inquinamento. Il percorso svolto sin qui è complesso, certo, ma dobbiamo guardare la zona industriale come il crocevia verso il futuro. Una visione che puà unicamente essere attivata credendo nell'occupazione: solo così aiuteremo i giovani a non andarsene. Quando si attuano progetti quali quelli qui presentati, si ha bisogno di una stretta sinergia tra le parti. Una sinergia che veda presenti tanto il pubblico quanto il privato. Ascoli può quindi guardare al futuro con speranza, dando valore al capitale umano".
"Per un amministratore che si occupa quotidianamente di tematiche ambientali - ha precisato l'assessore all'Ambiente del Comune di Ascoli Piceno Attilio Lattanzi - non può che essere una giornata lieta. Il recupero testè descritto è connesso con le politiche ambientali, che perseguiamo con grande determinazione; abbiamo investito nella nostra terra risolvendo l'annoso tema dello smaltimento dei rifiuti pericolosi. Un investimento, dunque, che la comunità può leggere in una chiave positiva. Ringrazio quindi gli attori che hanno concorso al raggiungimento di questo risultato, grazie a cui abbiamo risolto questa annosa situazione".
"Recuperare un'aerea che ha prodotto delle scorie, è un grande investimento, specialmente per le nostre imprese - ha puntualizzato l'assessore regionale Andrea Antonini -. Credo che questa iniziativa meriti tutta la nostra attenzione ed abnegazione. A giorni vi sarà un bando, di 20 milioni di euro, per l'utilizzo delle imprese volto all'efficientamento energetico: un grande sostegno per la nostra economia locale".
"Sono onorato - ha infine chiosato il consulente ambientale Bruno Pucciarelli - di essere partecipe di questa giornata. L'iniziativa qui presentata supera ogni nostra più rosea aspettativa. L'evoluzione è continua, infatti dal 29 maggio sono sopraggiunte nuove normative, che ci spingeranno ad un cambiamento. Nel discorso pubblico, infatti, si parlerà sempre più di comunità energetiche. Stiamo affrontando un problema per trasformarlo in una risorsa si tratta. Un obiettivo che giova a tutti: all'ambiente, alla comunità, all'economia. Presto inizieremo la bonifica che farà tornare questo sito in vigore".
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