Coronavirus e Green Pass, quasi due italiani su tre hanno scelto il ristorante in vacanza
di Redazione Picenotime
sabato 21 agosto 2021
Quasi due italiani su tre (65%) in viaggio per vacanza nell’estate 2021 hanno scelto di mangiare principalmente fuori casa in ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, pub o fast food. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ sui comportamenti degli italiani nell’estate dell’entrata in vigore del green pass. Il cibo nell’estate 2021 – sottolinea la Coldiretti – si appresta a diventare la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa 1/3 della spesa destinato per consumare pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche.
A fronte di un taglio delle spese per il viaggio e per l’ospitalità, con la riapertura totale della ristorazione dopo il lungo periodo di lockdown, si è assistito ad un ritorno in grande stile dei consumi alimentari fuori casa. Un cambiamento importante dopo che la ristorazione lo scorso anno – sottolinea la Coldiretti – è stata tra i settori più colpiti dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020.
La drastica riduzione dell’attività – conclude la Coldiretti – ha pesato infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
Con il controesodo si concludono le vacanze estive per oltre 2 italiani su tre (67%) che hanno scelto di andare in ferie nell’estate 2021 anche se non manca chi è in partenza per fine agosto e settembre. E’ quanto emerge dal bilancio stilato da Coldiretti/Ixe’ in occasione del primo weekend di controesodo estivo da bollino rosso.
Sono 20,8 milioni gli italiani che – sottolinea la Coldiretti – hanno deciso di concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto dell’estate 2021, con un calo dell’1% rispetto allo scorso anno. Con l’emergenza sanitaria Covid quest’anno si è rafforzata l’abitudine tutta nazionale a concentrare le partenze nel mese di agosto che è stato di gran lunga il più gettonato dell’estate.
Il timore del virus e la volontà di attendere un miglioramento della situazione ha portato, infatti, molti turisti a rimandare il più possibile la partenza. L’Italia quest’anno è la destinazione preferita – continua la Coldiretti – scelta come meta dalla quasi totalità degli italiani anche se nel mese di agosto mancano all’appello circa 4 milioni di viaggiatori stranieri in Italia secondo proiezioni Coldiretti su dati Bankitalia. L’assenza di stranieri in vacanza nel Belpaese – sottolinea la Coldiretti – pesa soprattutto sulle città d’arte.
Se la spiaggia – spiega Coldiretti – resta la meta preferita, tiene il turismo in montagna e cresce quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città. Tra gli svaghi preferiti accanto ad arte, tradizione, relax e puro divertimento, la ricerca del cibo e il vino locali è diventata il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy nel 2021 con circa 1/3 del budget destinato proprio all’alimentazione per consumi al ristorante o per l’acquisto di souvenir, secondo la Coldiretti. Gli stranieri prestano particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale – spiega Coldiretti – destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza.
La maggioranza degli italiani per le vacanze – continua la Coldiretti – ha scelto di riaprire le seconde case di proprietà, o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche campeggi con i camper molto gettonati mentre sono in sofferenza gli alberghi nelle grandi città. Anche in vista di settembre, segnali positivi, nonostante le difficoltà, ci sono sicuramente – precisa la Coldiretti – per le oltre 24 mila aziende agrituristiche italiane che, spesso situate in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza secondo Terranostra e Campagna Amica.
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