• News
  • Massimo Marini: “I veri tifosi del Pisa non verranno ad Ascoli”

Massimo Marini: “I veri tifosi del Pisa non verranno ad Ascoli”

di Redazione Picenotime

mercoledì 08 ottobre 2014

Il Pisa arriverà al “Del Duca” di Ascoli Venerdì sera alle ore 20:45 con un bottino di 12 punti, figli di 3 vittorie, 3 pareggi (l'ultimo interno Domenica scorsa col Pontedera) e della sconfitta di Piacenza, con 10 gol fatti (6 dei quali siglati dal capocannoniere Arma) e 5 subiti. La squadra nerazzurra, dopo il clamoroso mancato ripescaggio in Serie B, vanta i favori del pronostico di tutti gli addetti ai lavori per la vittoria nel girone B, mal sul campo le cose si stanno mostrando meno semplici del previsto. Abbiamo sentito in esclusiva il noto giornalista toscano Massimo Marini di Tele Granducato per farci raccontare come squadra e piazza si stanno approcciando alla sfida con l'Ascoli.

Massimo, com'è l'atmosfera sotto la Torre in vista del big-match in programma al "Del Duca"?

Sono sincero, molto tranquilla e per certi versi distaccata. Da quando gli ultras hanno deciso di dire no alla Tessera del Tifoso, il cuore pulsante della tifoseria nerazzurra non segue più la squadra in trasferta e di conseguenza si va a perdere tutto quell'entusiasmo che si veniva a creare in città quando c'era da preparare una partita di cartello. Fino a 2/3 anni non erano mai meno di mille i pisani a fare il tifo negli stadi di tutta Italia, una passione viscerale che si percepiva anche nei giorni precedenti la gara con l'allestimento di striscioni e coreografie e con l'organizzazione di pullman e treni speciali. Ora invece è cambiato tutto, del Pisa si parla saltuariamente nei bar e ci si limita a guardare le partite in tv o sul pc, gli ultras hanno voluto fare muro contro il sistema calcio ed a partire sono sempre quelle 100/120 persone appartenenti a vari club, tutte sopra gli "anta" e con pochissimi giovani al seguito. I pisani che troviamo ora in trasferta sono paragonabili agli spettatori al cinema e se le cose vanno male non esitano di certo ad esternare tutto il proprio malcontento. Non a caso, due settimane fa, in occasione del brutto ko di Piacenza, i ragazzi sono andati a salutare sotto il settore ospiti ma sono stati immediatamente respinti ed insultati. Ed ovviamente Braglia è andato su tutte le furie...

Abbiamo ascoltato con attenzione le parole di Braglia al tuo microfono dopo il pari col Pontedera, 7 minuti di esternazioni scoppiettanti. Come mai tanto nervosismo?

E' inutile girarci intorno, il mancato ripescaggio ha lasciato un segno indelebile in tutto l'ambiente ed in particolar modo nello staff tecnico e dirigenziale. Tutti qui erano pronti alla Serie B, stavano arrivando giocatori importanti e nessuno si immaginava di dover giocare contro il Teramo, poi però è successo il patatrac e non è stato facile rientrare nei binari. Il ds Vitale se ne voleva andare e Braglia era pronto a seguirlo, la squadra ha vissuto questi scossoni dopo il mancato approdo in Serie B ed ora, lentamente, si sta lavorando per rimettere ogni tassello al proprio posto. Tutti a Pisa considerano questo campionato come un anno di transizione verso la B e nessuno si immagina qualcosa di diverso dal primo posto, ma stiamo vedendo che sul campo nessuno ti regala nulla e anche Braglia continua a ripetere che niente è scontato in un campionato molto equilibrato e pieno di insidie. Il nostro allenatore è molto apprezzato dalla vera anima della tifoseria ed il suo nome viene continuamente inneggiato all'Arena Garibaldi, ma quanto successo a Piacenza non gli è andato proprio giù ed escludo che si possa vedere la squadra sotto il settore ospiti al "Del Duca" a fine gara, qualunque sarà il risultato.

Tatticamente e tecnicamente che partita t'aspetti?

So per certo che sia Braglia che tutti i dirigenti nerazzurri hanno grande rispetto per l'Ascoli, per la sua storia e per la sua tifoseria passionale che renderà il "Del Duca" un'autentica bolgia. Sanno di dover affrontare una squadra attrezzata e ambiziosa, con valori importanti ma che come il Pisa ha pure qualche lacuna. Il nostro allenatore ha il grave handicap di non poter far affidamento sul 19enne mancino Costa, perfetto per essere schierato su tutta la corsia sinistra nel modulo 3-5-2 a lui tanto caro. A causa di questa grave perdita per infortunio Braglia sarà costretto a rivedere i piani tattici e non è da escludere un passaggio alla difesa a quattro, considerando anche che bisognerà far fronte ad un attaccante di valore come Perez, che qui a Pisa ben conosciamo, e ad esterni offensivi rapidi e tecnici.

© riproduzione riservata


massimo marini - pisa

massimo marini - pisa