Cna Ascoli, la burocrazia paralizza le imprese del Piceno
di Redazione Picenotime
martedì 04 novembre 2014
Indagine dell Cna di Ascoli. Tre imprese Picene su dieci sono costrette a impiegare almeno tre giorni lavorativi al mese per assolvere agli adempimenti burocratici. Quattro su dieci devono addirittura sottrarre all'attività produttiva ben cinque giorni al mese per incombenze amministrative, moduli, bollettini, dichiarazioni e quant'altro. E le imprese del Piceno - lo dice un sondaggio condotto dalla Cna nazionale in tutto il Paese anche fra le imprese nostrane - sono fra quelle che pagano maggiormente pegno a questa farraginosità burocratica.
"Il motivo di questa penalizzazione che viene evidenziato nel sondaggio nazionale - spiega Luigi Passaretti, presidente provinciale della Cna di Ascoli - sta sia nelle dimensioni delle aziende che nella scarsa informatizzazione e digitalizzazione dei rapporti con la Pubblica amministrazione. Sotto i dieci dipendenti, infatti, i giorni produttivi impegnati per gli oneri burocratici arrivano a ben cinque al mese, mentre sono inferiori, in proporzione, per le aziende più grandi e quindi maggiormente strutturate".
"Fino al 15 agosto - aggiunge Francesco Balloni, direttore della Cna Picena - un'altra indagine Cna ci ha detto qualche mese fa che le nostre imprese devono lavorare per il fisco. Aggiungiamo a questo almeno altri 50 giorni lavorativi all'anno persi per la burocrazia e si arriva a stringere il margine in cui l'impresa produce attivo e quindi liquidità anche per assumere, investire e innovare, a non più di due mesi l'anno. Stando così le cose non possiamo certo pensare che le nostre imprese riescano anche ad essere competitive e a innovarsi. Ci vorrebbe la bacchetta magica e, comunque, i nostri imprenditori piccoli miracoli quotidiani ne fanno già in abbondanza".
Dal'indagine Cna emerge che oltre il 75 per cento degli intervistati ritiene che la burocrazia sia tra i principali fattori di freno allo sviluppo delle loro attività. Al primo posto fra le incombenze "problematiche", il Sistri (registro per i rifiuti), lo Spesometro e la Responsabilità solidale negli appalti che resta un rebus per un'impresa su due. E ancora. Solo un'impresa su tre picena riesce a sbrigare almeno la metà delle pratiche burocratiche per via telematica.

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