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Regione Marche, Carloni: ''Servono aziende leader per trainare la ripresa delle filiere''

di Redazione Picenotime

giovedì 26 novembre 2020

Il prossimo numero del Rapporto Centro del Sole 24 Ore, che uscirà Venerdì 27 Novembre nelle edicole di Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Marche, Molise, Abruzzo e Umbria, propone ai lettori l’intervista al vicepresidente della Regione Marche, Mirco Carloni. Le Marche – spiega il Rapporto - sono entrate in questa crisi, la quarta in un decennio, con una struttura economica caratterizzata da aziende manifatturiere di beni per le famiglie. In gran parte acquisti potenzialmente rinviabili: calzature, abbigliamento, mobili, elettrodomestici. Quale la ricetta per cambiare? “Vanno creati ecosistemi di settori compatibili tra loro in modo da renderli omogenei e più forti sui mercati, intervenendo sulla loro capacità di migliorare il processo produttivo, attraverso innovazione tecnologica e digitalizzazione, e sulla forza di sviluppo del loro business all’estero. All’interno di ogni ecosistema va individuato un leader su cui si investe e che ha la forza di trascinare con sé l’intera filiera, che non può essere quella del contoterzismo cinesizzato che punta al ribasso dei prezzi” spiega Carloni che sui nuovi settori di sviluppo possibili precisa al Rapporto Centro: “L’innovazione tecnologica può essere abbinata alla silver economy, che proprio nelle Marche potrebbe avere la sua filiera di eccellenza anche grazie alle sinergie che stiamo attivando. Così funzionerebbe anche per la pesca e l’agricoltura, perché sarebbero strettamente collegate con l’agrindustria e con mercati più ampi di quelli attuali”.

L’inserto del Sole 24 Ore dedicato ai territori del Centro Italia riporta anche i dati del Report Fondazione Cluster. Per l’Europa, le Marche sono una regione «innovatore moderato +» con una crescita significativa dell’indicatore complessivo di perfomance rispetto al ­2011 (+12,9%). Per l’Istat è una regione debole per quanto riguarda la spesa totale in R&S, anche se il gap è diminuito nel corso degli ultimi anni, con un’incidenza sul Pil pari all’1,07% contro una media nazionale dell’1,43% e dell’1,57% delle regioni del Centro Italia. In questa apparente contraddizione si inserisce il lavoro della Fondazione Cluster Marche, l’organo operativo e gestionale del sistema cluster, intuizione quest’ultima nata alle soglie della politica regionale per l’innovazione 2014-2020. “Il sistema marchigiano si ritiene un unicum – spiega la presidente della Fondazione Rosaria Ercoli al Rapporto Centro – ma se guidato e supportato può aprirsi alla collaborazione e vincere lo scetticismo dei non innovatori”.

Infine, il Rapporto presenta anche i dati sull’e-commerce che è cresciuto a livello esponenziale durante l’emergenza Covid. Cresce il business dei pacchi: nella Capitale +­345%, a Firenze +286% e a Bologna +219% . È il quadro che emerge dai dati di Poste Italiane sulle consegne dei pacchi b2c (ovvero business to consumer) nel periodo che va da gennaio a settembre scorso. Guardando in particolare al centro Italia, nei nove mesi del 2020, nel Lazio si è registrata una media di incremento tra le province pari al 158% con Roma che ha totalizzato un vero e proprio balzo dei pacchi consegnati, pari al 345 per cento. Anche la Toscana si è distinta per un aumento medio delle province pari al ­194% con punte nella provincia di Firenze (+286%) e nella provincia di Prato (+368%) che eguaglia e supera persino Roma. In una regione del Sud come la Campania la media dell’aumento è stata più moderata, pari al 50%, con vette del 103% ad esempio a Caserta. In Emilia Romagna, invece, l’incremento medio è stato del 159% con picchi a Bologna (+219%) e Modena (216%). Allargando la panoramica a tutto il territorio nazionale, nei nove mesi del 2020 i postini hanno consegnato un numero record pari a 53 milioni di pacchi, il 41,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche le transazioni dell’ecommerce sono cresciute nei 9 mesi del 2020: sono risultati pari a 275 milioni, con una crescita del 60,6% a confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente. Il balzo degli acquisti on line ha, infatti, inciso positivamente sulle carte Postepay, usate spesso per pagare on line. Nei nove mesi dell’anno emesse in Abruzzo 50.994 nuove carte, in Campania 252.775, nel Lazio 250.887, in Toscana 107.316, in Umbria 26.676. Al Rapporto Centro del Sole 24 Ore parla l’amministratore delegato del gruppo Poste, Matteo Fante.


Mirco Carloni

Mirco Carloni

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