Cia Ascoli, in arrivo un San Martino sotto tono per novello e castagne
di Redazione Picenotime
giovedì 06 novembre 2014
Si avvicina San Martino, una festa che da sempre è sinonimo di vino novello e caldarroste. Quest'anno purtroppo la natura sarà un po' meno generosa con questa tradizione considerando che la produzione di vino novello e soprattutto caldarroste è stata decisamente scarsa.
La Cia – Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli e Fermo segnala come anche la produzione di castagne è crollata di circa l’80 per cento, tra le cause il maltempo e gli attacchi del Cinipide, l’insetto proveniente dalla Cina che, pur non toccando i frutti, sta distruggendo gli alberi.
“Si sta attuando una tecnica che possiamo definire biologica – ha aggiunto Ugo Marcelli, presidente della Cia provinciale – per annientare il parassita infatti vengono liberati nei campi degli insetti antagonisti che vanno ad attaccare le larve dei parassiti dei castagni. Una tecnica comunque costosa”.
Per quanto riguarda il novello i viticoltori locali stanno riscontrando comunque un ulteriore calo di produzione con un costo, secondo quanto riportato dalla Borsa Merci di Ascoli, che oscillla dai 2,5 euro ai 3,5 euro per bottiglia da 0,750 lt..
“E’ interessante chiarire la differenza che esiste fra vino novello e vino nuovo, terminologie che troppo spesso vengono confuse – ha spiegato Massimo Sandroni direttore della Cia provinciale - si tratta infatti di vini completamente diversi, sia per quanto riguarda le caratteristiche, sia per i metodi di produzione impiegati. Il vino nuovo è il vino che, concluse le varie fasi di vinificazione, resta in attesa di essere commercializzato partendo generalmente dall’anno successivo alla vendemmia. Il novello è invece prodotto con uve sottoposte a una particolare tecnica di vinificazione chiamata macerazione carbonica che consiste nel porre i grappoli di uva in un contenitore che viene poi saturato con gas anidride carbonica e portato a temperatura controllata per 7-8 giorni”.
Del resto la legislazione italiana è molto precisa e dettagliata sulla commercializzazione del vino novello che infatti, può essere venduto dal 30 Ottobre dell’anno della vendemmia e può essere imbottigliato entro la fine di dicembre. E’ inoltre previsto che, affinché possa essere denominato “vino novello”, almeno il 30% dell’uva sia stato lavorato con la macerazione carbonica, mentre il restante 70% può essere vinificato con il metodo tradizionale.

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