Ascoli, ecco il Nucleo di Protezione Civile dei Bersaglieri. Presente anche Guido Bertolaso per il progetto 'S.I.S.Ma.'
di Davide Ciampini
sabato 30 novembre 2024
Sabato 30 Novembre, presso Palazzo dei Capitani, si è svolta la prima conferenza del Progetto S.I.S.Ma. e la presentazione del Nucleo di Protezione Civile dei Bersaglieri. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ascoli Piceno e dall’Unione Montana del Tronto, ha avuto come scopo quello di condividere i risultati raggiunti nella fase sperimentale e gli obiettivi futuri. Moderatrice dell'evento la giornalista Gloria Caioni.
"Quella di oggi - ha esordito il sindaco Marco Fioravanti - è una giornata particolarmente importante, per Ascoli Piceno e per tutto il territorio. Possiamo condividere i risultati del progetto S.I.S.Ma. e discutere degli obiettivi futuri. Il parterre dei relatori dimostra l'importanza di questo disegno. L'obiettivo è potenziare la rete di emergenza in un contesto come quello locale e nazionale. Si rende dunque essenziale sviluppare una progettualità che crei sinergie significative. Sono felice e ringrazio tutti i volontari che, oggi giorno, prestano servizio nella Protezione Civile. È necessario essere pronti ancor prima di una qualsivoglia emergenza, dimodoché si possano salvare vite preziose. Rivolgo pertanto i miei complimenti a chi ha portato avanti questa iniziativa".
"Mi occupo di Protezione Civile da circa 36 anni - ha proseguito il prefetto Sante Copponi -, pertanto ho vissuto lo sviluppo delle normative ad essa ascritte. Devo naturalmente ribadire l'efficenza dell'organizzazione negli anni in cui al suo capo vi era Guido Bertolaso. Mi riempie di gioia vedere questi volontari, il che mi conferma la prontezza del territorio rispetto ad una possibile emergenza. A tal proposito, è necessario intessere una sinergia con le istituzioni tutte. Posso ritenermi soddisfatto circa l'operato del Comune di Ascoli piceno, comune che possiede la giusta sensibilità nei confronti di questo progetto".
"Parlare di Protezione Civile accanto a Guido Bertolaso è come insegnare il gioco del calcio a Maradona - ha dichiarato il commissario alla ricostruzione il Sen. Guido Castelli -. Voglio tuttavia fare delle considerazioni, cosicché anche Bertolaso possa trarre le proprie valutazioni a riguardo. Se, come dicono, bisogna disporre di un dispositivo che contrasti i disastri naturali, allora è necessario rafforzare l'efficacia dei corpi di Protezione Civile. Nel nostro territorio persistono delle difficoltà evidenti: di natura sismica e idrogeologica. Solo in Italia, infatti, avvengono i 2/3 di tutte le frane presenti in Europa. La fragilità di un territorio coincide esattamente con il suo spopolamento. Si pensi a tal proposito alla questione afferente la crisi demografica, che rimane ad oggi uno dei principali problemi del Paese. Ricordo ai volontari che si assumono un grande impegno allorquando decidono di mettersi in gioco. E' necessario dunque la giusta formazione e attitudine mentale".
"Questo progetto nasce dalla volontà di creare gruppi di Protezione Civile sul territori - ha precisato il presdiente dell'Unione Montana Giuseppe Amici -. Una scelta certamente utile per la collettività. Necessario dunque trovare nuovi stimoli affinché si partecipi a queste iniziative".
"La nostra storia nasce molti anni fa - ha sostenuto il coordinatore del gruppo S.I.S.Ma. Francesco Lusek -. Mi riferisco nello specifico al terremoto in Molise. In occasione di quell'infausto evento, abbiamo dimostrato come un team di volontari, purché adeguatamente formati, possano affiancare le strutture professionali. Non sono poi mancate le occasioni per fare esperienza delle nuove strumentazioni. Il tutto, naturalmente, in occasione di eventi straordinari - Rigopiano e terremoto in Albania su tutti -. Ma non ci siamo limitati alle frontiere italiane. Il nostro imepgno è giunto sino in Ucraina, ove abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza. S.I.S.Ma. è un progetto in continua evoluzione. Esso è composto da una struttura eterogenea fatta da enti locali, del terzo settore e da professionisti. I corsi che mettiamo a disposizione sono assai efficaci, in quanto si concentrano prettamente sull'aspetto pratico. In due anni abbiamo raggiunto 150 soccorritori, coinvolto sei comuni e raccolto €50.000 - che riverseremo nei territori colpiti dal sisma del 2016".
"Abbiamo risorse umane che non hanno eguali al mondo - ha asserito il comandante dei Vigili del Fuoco delle Nazioni Unite Roberto Triozzi -. La cosa speciale di questo corpo è che c'è posto per tutti, tuttavia la solidarietà non è un requisito sufficiente per salvare vite umane. Allo stato attuale non esiste infatti un manuale universale per la Protezione Civile. I Vigili del Fuoco sono sovente impegnati a risolvere molte questioni: troppe, forse; il che è inaccettabile. Bene il volontariato ma dobbiamo puntare alla conformità universale. Organizzare esercitazioni congiunte così da poter migliorare il coordinamento".
"Abbiamo un urgente bisogno di organizzazione, di addestramento - ha dichiarato il presidente dell'Associazione Nazionale Bersaglieri Giuseppenicola Tota -. Una qualsiasi emergenza non si riproporrà mai nello stesso modo, pertanto dobbiamo essere pronti a qualsiasi evenienza: aggiornando le procedure, essendo disponibili ad imparare e a metterci in gioco".
"Quando ero in Protezione Civile - ha chiosato Guido Bertolaso - mi sono chiesto come migliorare le strutture esistenti. Ciò che fanno i soccorritori è qualcosa di straordinario, e i medici ed infermieri ne sono la riprova. Una categoria che, oltre al proprio lavoro, rischiano di essere percossi per ciò che stanno facendo. Ci siamo dimenticati della sanità, anche dopo il Covid-19. La maggior parte delle realtà di questi territori sono ferme. Destarono molte polemiche le mie frasi all'indomani del territorio dell'Aquila. Sostenni infatti che ci sarebbero voluti 15 anni per la ricostruzione della città abruzzese. Ciò che lascia basiti è l'incapacità di imparare dalle emergenze e dagli errori che facciamo. Ma non siamo qui a fare processi sommari, in quanto consapevoli di come sia difficile gestire un'emergenza. Sì pensi alla moderna Spagna, dove è accaduta la tragedia di Valencia".
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