Castel di Lama, torna a splendere Villa Seghetti Panichi. Riconsegnato al pubblico il suo giardino storico
di Davide Ciampini
sabato 09 novembre 2024
Percorsi culturali, tour, laboratori. È un futuro ricco di appuntamenti quello che si profila presso il Borgo Storico Seghetti Panichi. Dopo otto anni di chiusura seguiti agli ingenti danni provocati dal terremoto, la dimora si appresta ad essere teatro di eventi ragguardevoli. Grazie alla riqualificaziohe mediante fondi PNRR, riaprirà in una veste rinnovata. Sabato 9 Novembre sono stati presentati alla comunità i risultati del lavoro svolto sul giardino storico, che fa parte del progetto vincitore del bando PNRR "Parchi e Giardini Storici".
"Vi ringrazio per essere intervenuti alla presentazione della conclusione dei lavori di questi due anni - ha esordito la padrona di casa Giulia Panichi Pignatelli -. Quello in cui ci troviamo è un luogo sacro, benché venga spesso dimenticato. Nel corso dei prossimi mesi, verrà approfondito il grande impegno profuso per il restauro di questo tesoro. Sono trascorsi ventisette anni da quando decisi di aprire il giardino a visite pubbliche. Un giardino uiuco nel suo genere, al cui centro si erige la cappella che, tutt'ora, è consacrata".
"Questo progetto - ha asserito Giuseppe La Mastra, project manager Ales Spa - vede molto protagonisti, uno dei quali è il Ministero della Cultura. L'auspicio è che questi luoghi si trasformino in fucine di conoscenza. Era opportuno prendere coscienza che i parchi storici sono una parte essenziale del patrimonio culturale. Un patrimonio che va gestito, conoscendone a fondo le specificità. Il PNRR fa sì che ciascuno con il suo contributo collabori. La scommessa è importante, perché il Piano mira a trovare un equilibrio sul piano della sostenibilità".
"Non è cosa facile condensare gli otto qui trascorsi in un unico intervento - ha proseguito il direttore dei lavori l'arch. Fabio Viviani -. A quel tempo la situazione della villa era assai precaria. Abbiamo pertanto iniziato i nostri lavori da zero. A tutto ciò si è aggiunto il giardino, che per i lavori fatti era negletto. Il rilievo di questo luogo è stata un'attività complessa, che ci ha permesso di scoprire alcune qualità insite al suo interno. Mi ritengo soddisfatto per l'andamento dei lavori. Il PNRR ci impone delle scadenze. Scadenze che non hanno sovente tenuto conto dei lavori che, come sappiamo, possono essere svolti solo in alcuni momenti dell'anno. Cionondimeno, posso ritenermi soddisfatto per quanto fatto. Ringrazio pertanto Ecoservice e Costruzione Sparti per la collaborazione".
"Riprendo alcuni concetti qui detti in questo tavolo - ha proseguito la titolare di Borgo Seghetti Panichi, Stefania Pignatelli Gladstone -. Veniamo da otto anni in cui la nostra vita è cambiata: la mia, di mia figlia, di mia madre. Il PNRR ci ha dato la possibilità di attuare le nostre riflessioni in merito. Un piano che ci ha risollevati, grazie ad azioni volte alla valorizzazione del luogo. Abbiamo cercato di dare voce a questa dimora, in particolare alle piante. Azioni che si sono svolte su più fronti: digitale, cartaceo e di promozione. Con la cultura si può fare impresa e il PNRR ne è la riprova. Questi luoghi, purché curati, possono diventare culturali e non commerciali. Si tratta infatti di luoghi estremamente vincolati agli spazi che li ospitano. Infatti, a differenza di un'impresa, non possono essere spostati in caso di eventi straordinari".
"Sono soddisfatto per quanto fatto insieme - ha sottolineato il bioricercatore Marco Nieri -. Lo studio qui fatto può essere catalogato come intellegibile. Sto parlando dei campi elettromagnetici negli alberi. Mi sono dedicato a questo lavoro, benché fosse incipiente fino a qualche anno fa. La nostra relazione con le piante può essere arricchente, specialmente dal punto di vista della salute. I miei studi mi hanno fatto comprendere che ciascun essere emette un campo magnetico, e ciò è evidente quando tocchiamo gli alberi. Numerosi sono infatti i benefici sul corpo. Si tratta di un'analisi avveniristica, in quanto non è mai stata fatta prima".
"Abbiamo particolare riguardo verso i territori minori, specie delle Marche sud e del Viterbese - ha proseguito l'amministratore di Promo Tuscia Alessio Pagliara -. Vogliamo sviluppare una sinergia che parta dal basso, per poi arrivare ad esponenti di rilievo; facciamo viaggiare associazioni di Garden Club da tutta Italia, la cui declinazione botanica è la chiave. In questo progetto, di cui siamo orgogliosi di fare parte, ci siano occupati della promozione e della valorizzazione della dimora".
"Questo progetto - ha dichiarato l'Ing. Renato Angeloni - non si conclude oggi, ma si evolverà anche in futuro; il nostro lavoro è consistito nella digitalizzazione della tenuta. Abbiamo acquisito i dettagli del luogo, ottenendo così delle sezioni laser da cui abbiamo ricavato lo stato di consistenza del patrimonio. Tutto ciò è confluito in un'esperienza virtuale, così da permettere al visitatore di percorrere la tenuta. Il servizio sarà fruibile mediante un visore, grazie al quale sarà possibile visionare i giardini piuttosto che l'interno della villa".
"Ciò a cui noi puntiamo - ha chiosato il CEO di Intelligenza Aumentata, Ivano Corradetti - è la valorizzazione dell'uomo. Intelligenza aumentata è invero diversa da quella artificiale. La mente umana può infatti essere implementata dalle tecnologie. Noi miriamo ad aiutare l'uomo nella risoluzione dei problemi. Abbiamo dunque realizzato un'app grazie alla quale sarà possibile visitare il giardino. In sostanza, un gemello digitale del borgo".
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